Stampa questo documento |
|
Costruzioni. Entra nel vivo la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale Edilizia. Primi risultati per il Cemento.
Si è svolto ieri, presso la sede dell’Ance, il secondo incontro tra i sindacati delle costruzioni Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili per il rinnovo del Contratto Nazionale dell’Edilizia Industria. Il contratto, scaduto lo scorso 31 dicembre, interessa in Italia 1.250.000 lavoratori dipendenti e 400.000 imprese. La piattaforma elaborata dai sindacati oltre ad una richiesta di incremento salariale di 105 euro al terzo livello, contiene importanti argomenti per il miglioramento e la qualificazione del settore dell’edilizia, primo fra tutti la qualità del lavoro, che coinvolge i temi della strutturazione dell’impresa, della sicurezza e del riconoscimento delle professionalità. Al centro delle richieste del sindacato c’è il rilancio del sistema formativo a salvaguardia della qualità professionale e di un’occupazione stabile; la definizione del cantiere come unica unità produttiva, aumentando l’importanza del ruolo dei rappresentanti sindacali e degli RLS e riaffermando la dignità del lavoro edile come incentivo alla permanenza nel settore. “Pur apprezzando l’intendimento espresso dall’Ance di concludere in tempi brevi la trattativa – ha affermato il Segretario Generale della Fillea Cgil, Franco Martini – ribadiamo che il nostro obiettivo è quello di rinnovare il contratto, che è tra i più importanti del settore industriale, non solo presto ma bene. Questo sarà possibile solo se riusciremo ad intervenire incisivamente su temi cardine quali la sicurezza, il contrasto al lavoro irregolare e la qualificazione del settore.” Alla crescita del comparto, confermata negli ultimi anni da alti livelli di produzione, profitti e occupazione, non ha corrisposto, secondo il sindacato di categoria, una parallela crescita qualitativa del settore. La bassissima media di addetti per impresa, la diffusissima presenza di lavoro nero, l’incremento dei lavoratori ai livelli di inquadramento più bassi, hanno determinato una preoccupante alterazione del mercato. “Il rinnovo di questo contratto – conclude Martini - rappresenta un’opportunità di mettere al centro le condizioni di lavoro degli operai edili, degli impiegati e dei tecnici e di trovare strumenti in grado di riqualificare un settore che, sebbene sia quello che più di altri contribuisce alla ricchezza del Paese, spesso è considerato di serie B. Questi sono i motivi che ci spingono a dichiarare la nostra indisponibilità a recedere sugli interventi volti a qualificare e valorizzare il lavoro, tutelando salari, diritti e dignità dei lavoratori. L’accordo sul Welfare recentemente approvato dal Parlamento, inoltre, ha portato alle imprese notevoli benefici di riduzione del costo del lavoro, ora ci aspettiamo che parte di quei benefici siano restituiti ai lavoratori.” La trattativa per il rinnovo del contratto dell’Edilizia proseguirà il 24 e 25 gennaio. Per quanto riguarda il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale del comparto del Cemento, nel corso dell’incontro di ieri si sono ottenuti dei primi e importanti risultati sui temi dello sviluppo sostenibile e responsabilità d’Impresa; formazione e crescita professionale; tutela della salute dei lavoratori e tutela ambientale.
Roma 10 gennaio 2008 |
|
|
|
|
©Grafica web michele Di lucchio