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NOTA SULLA DELIBERA CIPE

Roma, 16 marzo 2009 L’Osservatorio Grandi Opere della Fillea ha esaminato il contenuto della Delibera Cipe del 6 marzo, contenente gli impegni di spesa e le relative opere pubbliche su cui si ripartiscono oltre 16 miliardi di euro. Lo studio parte dalla comparazione, per ogni singola opera deliberata, l’intero importo dell’intervento e le disponibilità finanziarie preesistenti alla data del 6 marzo.

LO STUDIO

Una volta eseguita la ricerca di cui sopra, per ogni comparto di OO.PP. (opere ferroviarie, stradali, idriche, ecc.), è stato realizzato un quadro riepilogativo sul quale, sono stati riportati tutti gli importi dei costi (scritte in colore rosso) e delle disponibilità finanziarie (scritte in colore azzurro) dell’intero comparto di opere. Nel riquadro delle disponibilità finanziarie, giacché trattasi di un gruppo di opere appartenenti alla stessa tipologia (dicasi comparto), è stato riportato anche l’importo che la delibera CIPE avrebbe destinato all’intero comparto e il totale delle disponibilità finanziarie (preesistenti e quelli della delibera CIPE. Questi singoli quadri riepilogativi, sono preceduti da un quadro riepilogativo generale dell’intero volume di costi e disponibilità di tutte le opere che saranno finanziate dalla delibera CIPE 6 marzo 2009. Infine, stiamo predisponendo un altro lavoro il quale, comprende tutte le singole opere elencate nella più volte detta Delibera CIPE. In questo lavoro, sono riportati, in un quadro, i costi di costruzione (sempre in colore rosso), le disponibilità finanziarie (in colore azzurro) preesistenti alla Delibera 6 marzo 2009 e la percentuale tra costi e disponibilità; nell’altro quadro, una volta adottata la delibera di assegnazione dei finanziamenti ad ogni singola opera saranno riportati i finanziamenti di competenza derivanti dalla Delibera CIPE 6 marzo 2009. La Delibera di che trattasi ha definito solo gli importi da assegnare al sistema MO. SE. – 800 milioni di euro e al Ponte sullo Stretto -1,300 M€. Per le altre 56 opere (30 sono gli schemi idrici i quali, insistono solo nelle regioni del Sud Italia) ha fatto l’accorpamento per comparto di opera e attribuito, ad ogni comparto, una somma la quale, in una fase successiva dovrà essere ripartita per ogni singola opera.

I RISULTATI DELLO STUDIO

Dal lavoro sin qui fatto, abbiamo potuto rilevare che, sommando le disponibilità finanziarie preesistenti alla Delibera 6 marzo 2009 e quelle disposte dal CIPE il 6 marzo 2009 la somma disponibile è lievemente più alta dei costi ( 27.712.898.000 euro per i costi, 27.946.367.000 euro sono i finanziamenti disponibili – vedi  1° quadro riepilogativo generale -). Stando così gli atti amministrativi, potremmo dire che tutte le opere individuate dalla Delibera CIPE 6 marzo 2009, hanno la copertura finanziaria; però, i conti non quadrano poiché, al Sistema MO.SE., per avere l’intera copertura finanziaria, mancano 1.071.587.000 euro ( il costo è di 4.271.630.000,00 euro e la disponibilità finanziaria è di 3.200.043.000,00 di euro compresi gli 800 milioni della Delibera 6 marzo 2009, la disponibilità finanziaria). E ancora, al Ponte sullo Stretto, per avere l’intera copertura finanziaria (costi 2006) mancano 4.799.230.000,00 di euro (il costo è di 6.099.230.000,00 di euro, la disponibilità finanziaria sarà di 1.300.000.000,00 quando il CIPE avrà adottato la delibera di competenza di cassa). Abbiamo voluto fare solo questi due esempi, per richiamare la vostra attenzione al rischio che il Governo, quando adotterà la delibera di ripartizione dei 16.600.000.000 di euro ed assegnerà ad ogni singola opera un importo di competenza conteggerà, per la seconda volta, le somme precedentemente impegnate. Infatti, se prendiamo tutti i finanziamenti disponibili, quelli precedentemente impegnati (11.346.367.000,00) e quelli definiti nella delibera CIPE del 6 marzo 2009 (16.600.000.000,00 dei quali 8.090.000.000 di euro sono dei privati) e procediamo a fare una semplice operazione di cassa, ci accorgiamo della vera entità delle somme che il governo a messo a disposizione per contrastare la violenta crisi che sta travolgendo il nostro Paese.

L’operazione da fare è:

- Costo dell’intero pacchetto di opere                    euro 27.712.898.000 –

- Finanziamenti disponibili prima della Delibera  euro 11.346.367.000 =

                                                                                                                     

                                                                 Restano euro  16.366.531.000 –

- Finanziamenti dei soggetti privati                       euro    8.090.000.000=

                                                                                                                     

                                                                 Restano euro     8.276.531.000-

- Concorso dell’UE al Terzo Valico dei Giovi      euro     1.518.000.000=

                                                                                                                     

                                                                 Restano euro     6.758.531.000

Dai conteggi sopra esposti, risulta che, la somma necessaria, per avere l’intera copertura finanziaria al pacchetto di opere definito dalla Delibera CIPE 6/03/2009, (costo di 27.712.898.000 euro) è di 6.758.531.000 euro.

DALLA DELIBERA DI MARZO ALL’ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE

La deliberazione del CIPE, adottata il 6 marzo 2009, non ha assegnato ad ogni singola opera l’importo di attribuzione (di competenza); ma ha individuato, per comparti di opere, una somma la quale, in altra data, sarà ripartita per capitoli di spesa. Per questa ragione, in futuro, sarà necessario, innanzitutto, adottare, da parte del CIPE, una o più delibere per assegnare, ad ogni singola opera (progetto), l’importo attribuito. Dopo questa delibera, o contestualmente ad essa, sarà necessaria un’altra deliberazione attraverso la quale, si trasferirà, alla destinataria Committente, la competenza di cassa o attribuzione di finanziamento. Dopo questa seconda o terza delibera, la Corte dei Conti verificherà tutta la documentazione contabile e la sua conformità alle disposizione di legge in materia di contabilità e bilancio dello Stato. Solo dopo questo iter burocratico, e se tutta la documentazione risulterà conforme alle disposizione di legge, la stessa Corte dei Conti registrerà la delibera del CIPE e solo dopo, la destinataria Committente, avrà la reale assegnazione di competenza di cassa.

LA FORZA LAVORO OCCUPABILE

 

La Delibera CIPE 6 marzo 2009, ha impegnato una somma di 16.600.000.000 di euro dei quali,

8.090.000.000 euro sono gli interventi a carico di soggetti economici privati e 8.510.000.000 euro

sono impegnati per finanziare opere pubbliche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'intero pacchetto di opere individuate dalla Delibera CIPE, conta di 58 progetti dei quali, 30

sono gli schemi idrici e 28 gli altri progetti (un'opera corrisponde ad un progetto).

 

 

 

 

 

 

 

Questi 58 progetti, hanno un costo di 27.712.898.000 euro e una disponibilità finanziaria,

impegnata con precedenti Atti, di 11.346.367.000 euro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se consideriamo che per costruire l'intero pacchetto di opere, della già detta Delibera CIPE

occorreranno 6 anni, avremmo, nel settore delle costruzioni, un'occupazione media anno di circa

156.217 lavoratori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

27.712.898.000 / 100 * 15 / 4.435 / 1.584 * 264 = 156.217 (1.584 corrispondo a

 

 

 

 

 

                 a 6 anni di lavoro)

 

 

 

 

 

 

 

Quanto sopra corrisponde a:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A) 27.712.898.000 euro è l'importo complessivo dei lavori;

 

 

B) / 100 * 15 è il calcolo per ricavare l'incidenza della mano d'opera. Il comma 10 dell'art. 18 del

                      DPR 25 gennaio 2000, n. 34 (Regolamento sulla qualificazione) dispone che le imprese

                      devono dimostrare di aver sostenuto il 15% della cifra d'affari per salari e stipendi;

C) 4.435 euro è il costo di un lavoratore edile al IV livello;

 

 

D) 1.584 sono le giornate lavorative in 6 anni;

 

 

 

E) 264 sono le giornate lavorative in un anno (264 è la media annua);

F) 156.217 è la forza lavoro occupabile. Per forza lavoro occupabile si intendono

     tutte le figure professionali che saranno impegnate nella realizzazione dei lavori

     (operai, impiegati) indipendentemente se dipendenti dall’impresa appaltatrice o

      altre imprese impegnate a qualsiasi titolo alla realizzazione dell’appalto.

 

 

 

 

 

 

 

 

LE AZIONI DELLA FILLEA CGIL

la FILLEA CGIL, attraverso il suo OSSERVATORIO, vigilerà sugli Atti del Governo per verificare la corrispondenza tra quanto annunciato in varie conferenza stampa e quanto realmente adottato in sede di Delibere di spesa, affinché, le Committenti abbiano il finanziamento interamente attribuito (disponibilità pregresse +  nuove assegnazioni). Vigilerà anche sulle azioni delle stesse Committenti per fare in modo che esse accelerino gli iter burocratici per pervenire alla cantierizzazione dei lavori nei tempi più brevi possibili.

P. il Dipartimento Sindacale Edili                                                           P. la Segreteria Nazionale

            R. Biferali                                                                                                  M. Macchiesi

allegato 1