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Si bloccano i cantieri appaltati dall’Anas

I sindacati delle costruzioni hanno deciso di proclamare una giornata di mobilitazione, per venerdì 13 maggio.

 

Le Segreterie Nazionali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, valutata la grave situazione che si sta creando nei cantieri ANAS in cui le imprese non pagano più con regolarità gli stipendi a fine mese,  con la motivazione che l’ANAS da mesi non liquida più gli importi dei lavori eseguiti (ciò confermato dallo stesso Presidente Pozzi nell’incontro che abbiamo tenuto il 21 u.s), hanno concordato una giornata di mobilitazione per  venerdì 13 maggio p.v. con di 2 ore di sciopero. La mobilitazione sarà  accompagnata dalla richiesta, avanzata dalle strutture territoriali interessate, di incontri con i Prefetti, Sindaci, Presidenti delle Province.

 

I sindacati delle costruzioni hanno deciso il blocco dei cantieri Anas perché sono chiaramente a rischio migliaia di posti di lavoro e la sicurezza dei cittadini.

Oggi le disponibilità finanziarie della società sono  limitate, si potranno  pagare gli stipendi per dipendenti non oltre il mese di giugno.

Causa di questo collasso è stato il mancato trasferimento da parte del Ministro dell’Economia delle risorse previste per l’ANAS nel CONTRATTO DI PROGRAMMA stipulato con lo Stato che, sebbene definito da più di due anni,  non è stato ancora firmato.

 

LE CONSEGUENZE

 

Nelle prossime settimane, quindi, i cantieri appaltati dall’ANAS, compresi quelli per la manutenzione straordinaria, si bloccheranno. L’ANAS, priva delle risorse finanziarie,   non è in grado di pagare i SAL dei lavori in corso ed ha  maturato un’esposizione debitoria di circa 900 milioni di EURO nei confronti delle Imprese esecutrici di lavori già accertati e contabilizzati.

 

Questa situazione porterà a gravi conseguenze per i lavoratori, per le imprese e per i cittadini:

 

·        per i lavoratori occupati nei cantieri ANAS, oltre ad un insopportabile ritardo nei pagamenti delle loro competenze salariali (per molti di loro si tratta di oltre tre mensilità arretrate) si paventa il rischio del licenziamento o la sospensione di in Cassa Integrazione Guadagni per milioni di ore;

·        per le imprese il rischio del collasso finanziario ed il conseguente fallimento;

·        un pesante ritardo nei programmi di costruzione o rifacimento delle strade, da cui consegue una forte maggiorazione dei costi di produzione originariamente previsti nei piani finanziari;

·        un ulteriore rinvio  dello sviluppo economico e produttivo collegato alla costruzione di arterie viarie;

·        ulteriori pericoli per gli utenti della strada ed una maggiorazione dei costi delle merci auto trasportate.

 

 

 

 

 

 

LE AZIONI DA INTRAPRENDERE

 

E’ necessario, senza ulteriori ritardi, che lo Stato e l’ANAS firmino il CONTRATTO DI PROGRAMMA e, in tempo reale, il Ministro dell’Economia predisponga gli adempimenti per trasferire all’ANAS tutte le risorse finanziarie convenute nell’accordo stesso.

 

L’ANAS, appena acquisite le risorse finanziarie, deve dar corso ai pagamenti secondo le norme sottoscritte nei contratti d’appalto e le imprese devono regolarizzare le competenze salariali a tutti i lavoratori occupati nei cantieri .

 

Le  Segreterie Nazionali  inoltreranno una richiesta di incontro al Ministero dell’Economia.

 

 

 

Roma 3 maggio 2005

 Politiche Industriali Edilizia

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