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Pavimental-Spea  

Comunicato stampa

 

Finanziaria. Restrittiva interpretazione della normativa

sulle concessionarie autostradali

Fillea Cgil: a rischio 1200 lavoratori di Pavimental e Spea,  il patrimonio tecnico professionale e la sicurezza stradale.

 

La norma della Finanziaria contenuta nell’art. 2 del Decreto legge 3 ottobre 2006 n. 262, convertito con legge 24 novembre 2006 n. 286 al comma 85 lettera c, che vieta alle Concessionarie di assegnare i lavori alle proprie controllate porterà a gravissime conseguenze per le concessionarie autostradali italiane.- E’ quanto afferma in una nota Mauro Macchiesi - Segretario Nazionale della Fillea Cgil.

Così facendo – continua Macchiesi - due Società partecipate ad Autostrade Spa: Pavimental, impresa per la manutenzione ordinaria, straordinaria  e urgente con 700 addetti e la Società di Ingegneria SPEA con 500 addetti, cesseranno di esistere.

Verrà, inoltre, perso il patrimonio tecnico e professionale di due società strutturate, capaci di fare innovazione e ricerca in un settore dove si spende su queste voci soltanto lo 0,7% del Bilancio aziendale.

Chiediamo al Ministro Di Pietro perché non si sia posto il problema di che fine fanno i lavoratori di queste due società, o se pensa che quel livello qualitativo di lavori molto delicati che riguardano un problema come la Sicurezza stradale, possa essere svolto con il Sistema di Impresa oggi presente sul mercato delle costruzioni, fatto da scatole vuote o da GLOBAL SERVICE.

La Fillea Cgil riconosce al Ministro il coraggio nella battaglia contro Autostrade per i mancati investimenti previsti dalla Concessione,  ma non comprende cosa c’entri tutto questo con gli appalti in essere  con queste società e soprattutto non comprende l’interpretazione ristrettiva della normativa del testo unico sugli appalti pubblici, dimenticando che le concessionarie in questione sono società private, che prevede che possono essere concessi lavori in house per un massimo del 60%.

Non comprendiamo – conclude il Segretario nazionale - perché si sono voluti lasciare i lavoratori nella morsa della strumentalizzazione delle imprese ed il sindacato è stato accusato di fare gli interessi delle imprese.

Noi difendiamo i lavoratori e riteniamo sbagliato destrutturalizzare le imprese per favorire società di ingegneria monopolistiche del settore o imprese non affidabili.

Il Governo farebbe bene a riparare a questo sbaglio nel decreto di fine anno, il sindacato e i lavoratori non si lasceranno intimidire, sono già in corso scioperi e manifestazioni articolate indette dalle Federazioni di Categoria di CGIL – CISL – UIL  e non escludiamo nei primi giorni di gennaio una manifestazione davanti il Ministero delle Infrastrutture.

 

Roma 21 dicembre 2006

 

 


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