>dove siamo  >chi siamo  >Contrattazione  >Documenti  >Dipartimenti  >Agenda  >News  >Uff.Stampa >Mappa sito >Le nostre foto >Valle Giulia >Disclaimer

 

Stampa questo documento

 

IMPREGILO

PREOCCUPAZIONE DELLA FILLEA SU ASSETTO SOCIETARIO

 

 

Preoccupazione per lo stato di salute della Società IMPREGILO, alla luce delle notizie di questi giorni sull’assetto societario e l’ingresso di capitali libici, viene dalla Fillea Cgil Nazionale.

“Impregilo è la più grande azienda del nostro Paese, con circa 9.500 addetti. Si tratta di una mosca bianca nel panorama italiano,  caratterizzato da un sistema di Grandi Imprese debole che tuttavia, benchè solo 2 imprese italiane figurino tra le prime 50 in Europa, pone l’Italia al 4° posto nella classifica mondiale di realizzazione di opere complesse, grazie anche ad Impregilo.”

E’ quanto afferma il segretario nazionale della Fillea Mauro Macchiesi, che ricorda “sono mesi che si dibatte sull’assetto Societario di Impregilo,  in particolare sull’azionariato di riferimento,  ma intanto le garanzie date in borsa valgono meno del debito contratto.”

Secondo Macchiesi nel sistema delle imprese edili “esiste una questione strutturale su cui occorre intervenire, rappresentata dal basso livello di capitalizzazione e dalla scarsa capacità finanziaria. Ciò comporta per le imprese essere sul mercato non per una capacità autonoma di proporsi ma per il legame con le maggioranze di Governo del momento.

In una situazione finanziaria mondiale e nazionale così complessa “lo sviluppo del Sistema Infrastrutturale può essere un fattore anticiclico, per questo per uscire dalla crisi  – prosegue il segretario Fillea -  occorre da parte del Governo  un segnale più preciso e impegnativo.”

In questo quadro “visto che l’attuale azionariato di riferimento di Impregilo è composto dai maggiori Gruppi delle costruzioni e delle concessionarie del paese, le concessionarie dovrebbero presentare un progetto strategico e di capitalizzazione – conclude il segretario Fillea -  che non si risolve soltanto con un ingresso dei capitali libici.”

 

 

Roma, 7 novembre 2008

 

 

 

Via G.B. Morgagni 27 - 00161 Roma - Tel: ++39 06 44.11.41  fax: ++39 06 44.23.58.49  Home page

©Grafica web michele Di lucchio