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"Chiaro fallimento della politica delle Grandi Opere Infrastrutturali, destinate a rimanere sulla carta.

Occorre una operazione verità su progetti e finanziamenti."

 

Rapporto Cnel di  monitoraggio degli investimenti infrastrutturali.

Dichiarazione di Mauro Macchiesi, Segretario Nazionale della Fillea Cgil.

 

Il Ministro delle infrastrutture Lunardi in questi giorni continua a riproporre Grandi Opere Infrastrutturali senza uno straccio credibile di Piano finanziario e quindi destinate a rimanere sulla carta.

Siamo in presenza di un vero fallimento, - afferma Mauro Macchiesi, Segretario Nazionale della Fillea Cgil -,  quello che serve è un'operazione verità per far superare i ritardi in cui le scelte legislative sbagliate hanno incagliato la realizzazione delle grandi opere infrastrutturali del Paese.

La legge obiettivo non ha accelerato le procedure, l'elenco delle 21 grandi opere già previste nel DPF 2003, si ripropongono nel DPF 2004. Riguardo poi  alle 21 opere, 19 sono le stesse indicate nella Delibera CIPE del dicembre '98, se avessero avuto il percorso autorizzativo normale, a questo punto sarebbero già state approvate.

I finanziamenti pubblici continuano a diminuire,- continua Macchiesi-  non si parla più di Infrastrutture Spa e di cartolarizzazione perché sono esperienze fallite prima di nascere, si insiste con la " finanza creativa", i cui contorni istituzionali sono poco chiari, soprattutto non c'è selettività.

Un utilizzo non bilanciato delle Risorse Pubbliche nel Mercato crea dei pericolosi squilibri nel sistema delle imprese, fra i grandi Gruppi e le medie e piccole imprese, ma anche territoriali.

Il portafogli lavori 2002 delle grandi Imprese è costituito per l'85% da lavori da eseguire nel Centro-Nord, altro che 45% degli investimenti previsti dalla legge obiettivo.

Questo dato significa che, passando dalla carta alla pratica, quelle poche opere infrastrutturali che si realizzano nel Paese sono collocate al Centro-Nord, il Sud continua a rimanere indietro.

Le regole sono nel più completo stato confusionaleed assistiamo al  contenzioso istituzionale fra Regioni, Enti locali e Governo.

Il Consiglio di Stato inoltre ha bocciato le normative sul General Contractor. Lo strumento che doveva risolvere miracolosamente tutti i problemi  è ancora al palo.

E' necessaria – conclude Mauro Macchiesi – un'operazione verità su progetti e finanziamenti per la tenuta del settore, sia dal punto di vista occupazionale che del sistema. 

Roma 24 luglio 2003

 

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