Università degli Studi di Roma “La Sapienza

Facoltà di Architettura Valle Giulia

Via Antonio Gramsci, 53 – 00197 Roma

Federazione Italiana Lavoratori del Legno Edili Industrie Affini Ed Estrattive

Via Giovan Battista Morgagni, 27 - 00161 Roma

 

 

PROTOCOLLO D’INTESA

TRA

Facoltà di Architettura “Valle Giulia” dell’Università di Roma “La Sapienza

E

Federazione Italiana Lavoratori del Legno Edili Industrie Affini Ed Estrattive (Fillea – Cgil)

 

 

1.      Il settore delle costruzioni è un conglomerato di settori industriali (dall’estrattivo alla siderurgia, dalla chimica al legno, e così via). Tali settori, ciascuno per proprio conto, hanno un loro sviluppo, una loro innovazione scientifico-tecnologica, un loro prezziario di mercato. Nell’industria delle costruzioni le strade che vengono intraprese per la scelta di talune strategie aziendali e per la crescita della competitività (e dei profitti) si muovono lungo alcune direttrici, quali:

1.      lo sviluppo della “normativa” tecnica;

2.      lo sviluppo tecnologico- realizzativo;

3.      i nuovi materiali colle loro caratteristiche di qualità , di sicurezza e di ecocompatibilità.

Tutta l’informazione tecnica, dalle norme UNI alla certificazione  dei materiali, attiva processi di forte standardizzazione che permettono consistenti abbattimenti dei costi.

Una seconda considerazione da sviluppare è la maturazione intervenuta nel tempo nell’opinione pubblica e nell’imprenditoria della “questione ambientale” e la convenienza da parte di quest’ultima, dopo aver concorso alla devastazione dell’ambiente, di percorrere strade nuove quali, ad esempio, quella dell’utilizzo di materiali naturali, non tossici, privi di rischi per la salute dei lavoratori e dei consumatori, quello di ricorrere a tecniche non inquinanti, e così via. Questa linea politica, culturale e tecnica ha dato un notevole impulso alla bioarchitettura e a linee di ricerca e di produzione estremamente interessanti per la loro proiezione nel futuro, quali quelle dei materiali da costruzione “ecocompatibili” nonché a processi di recupero e di riciclaggio degli inerti derivanti da demolizioni con prospettive industriali  fortemente innovative e profili professionali relativamente nuovi per il nostro Paese.

Lo sviluppo della muratura a secco, così come per gli edifici a torre la struttura in acciaio, aprono orizzonti produttivi assai ampi che richiedono professionalità nuove.

Le tematiche sopra richiamate, ed altre più strettamente legate alle aspettative della popolazione e dei gruppi professionali coinvolti nel processo edilizio, in special modo sulla residenza e sugli spazi destinati all’incontro ed allo svolgimento di attività e funzioni sociali, sono questioni che vanno sistematicamente e ripetutamente rilevate ed analizzate per poter valutare l’evoluzione della “domanda sociale”.

Lo studio delle ricadute in termini occupazionali-formativi di linee di sviluppo come la bioarchitettura, la produzione di materiali edilizi ecocompatibili , di materiali riciclati da inerti o altro, rappresenta una tappa importante sul futuro del settore delle costruzioni.

 

2.      I limiti dello sviluppo industriale del settore delle costruzioni è legato ad una legislazione carente per certi versi, eccessiva per altri. In sintesi: insoddisfacente.

La procedura degli affidamenti e degli appalti dopo una lunghissima gestazione è oggetto di continue deroghe, prima con il Giubileo, oggi con i grandi lavori previsti dalla Legge-obiettivo e con il Collegato sulle Infrastrutture della Finanziaria 2002.

La garanzia per l’operatore pubblico di non subire pressioni da parte della criminalità organizzata stanno per essere vanificate con la cancellazione dal nostro ordinamento degli obblighi derivanti alle imprese dalla normativa antimafia.

La necessità di una rivisitazione attraverso una riflessione della normativa che c’è e di quella che non c’è nonché di quella ritenuta fastidiosa e inopportuna per l’impresa diviene  impegno  irrinunciabile da parte di un operatore sindacale che voglia svolgere una azione politica di orientamento al legislatore.

 

3.      L’informazione che circola sull’industria delle costruzioni è prevalentemente rivolta ai problemi dell’impresa, mentre modesto spazio è riservato (se è riservato) alla componente “lavoro”. Oggi, più che nel passato, in un momento storico e politico che vede prepotentemente presenti le ragioni economiche e finanziarie dell’impresa ed una sistematica disinformazione sui diritti dei lavoratori e, in generale, sul fattore “lavoro”, la possibilità di disporre di una corretta informazione su tutte le questioni che riguardano tale fattore sia nella sua componente “sociale” , come  contratti, salari, diritti, prospettive occupazionali, necessità formative, produttività e così via, sia nella sua componente “umana”, come condizioni di lavoro, tempi di vita e di lavoro, autostima, malattie legate al lavoro, infortunistica, e così via è quanto mai auspicabile.

 

Sulla base delle considerazioni sopra svolte, le parti convengono di sottoscrivere il seguente PROTOCOLLO D INTESA. Nello specifico si elencano alcune linee di lavoro:

1)     dar vita ad un Centro studi su Lavoro e Impresa nell’Industria delle Costruzioni e alla pubblicazione periodica di un Rapporto sul Settore delle Costruzioni;

2)     partecipare unitamente alle richieste di finanziamento di ricerche da convogliare nell’attività del Centro Studi;

3)     favorire lo scambio di suggerimenti nella definizione dei programmi didattici di pertinenza dell’Università;

4)     favorire l’arricchimento di materiale didattico di varia natura (dépliant, volumi, CD, video e quantaltro) con le tematiche legate al lavoro, da utilizzare nei corsi istituzionali della Laurea in Architettura, delle Laurea in Edilizia, delle Lauree specialistiche, dei Corsi di Perfezionamento, dei Master annuali e biennali nonché nei Corsi professionalizzanti;

5)     favorire la formazione di quadri sindacali e di quadri tecnici sull’innovazione tecnologica in edilizia e sulle tematiche della sicurezza e della qualità nel processo produttivo;

6)     utilizzare i Laboratori della Facoltà per la rilevazione dei fattori di rischio legati ai materiali che si utilizzano nonché per l’acquisizione di pareri tecnici circa la pericolosità delle macchine e delle attrezzature di cantiere in relazione all’industria produttrice, da utilizzare, da parte del sindacato nel quadro delle sue vertenzialità;

7)     contribuire ad arricchire le piattaforme sindacali rivendicative attraverso uno scambio di informazioni, di materiali di studio e di valutazioni con i docenti della Facoltà.

 

 

Per ogni punto sulla base delle esigenze espresse congiuntamente o singolarmente dalle parti, si darà seguito ad eventuali Convenzioni ad hoc.

Tali Convenzioni, per la Facoltà di Architettura Valle Giulia saranno gestite operativamente e amministrativamente dal Centro Interdipertimentale Territorio Edilizia Restauro e Architettura (CITERA).

 

 

per la Facoltà di Architettura “Valle Giulia” dell’ Universìtà  degli Studi di Roma “La Sapienza” con sede in Roma, Via Gramsci,  53 Partita IVA 02133771002  Codice Fiscale 80209930587  nella persona del suo rappresentate

prof. Roberto Palumbo, Preside

 

per la Federazione Italiana Lavoratori del Legno Edili Industrie Affini ed Estrattive (FILLEA – CGIL), con sede e domicilio fiscale in Via Giovan Battista Morgagni, n. 27 cap. 00161 Roma , Codice fiscale 80205310586, nella persona del suo legale rappresentante 

dott. Francesco Martini, Segretario Generale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROPOSTA DI PROGETTO

a cura di

Centro Studi Arch. “Valle Giulia” 2002: Lavoro e Impresa in Edilizia

 

 

lavoro e impresa nell’industria delle costruzioni

Rapporto 2002

 

Responsabile scientifico: prof. Ferdinando Terranova

Coordinatore: arch. Ddr Francesca Giofrè

 

 

 

Roma, giugno 2002


 

 

LAVORO E IMPRESA NELL’INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI - Rapporto 2002

 

 

 

 

 

 

 

 

 

indice proposta di progetto

 

 

 

1. Premessa

 

 

 

2. Attività previste

 

 

 

3. Articolazione del rapporto annuale

 

 

 

4. Struttura organizzativa

 

 

 

5. Studio di fattibilità temporale ed economica


LAVORO E IMPRESA NELL’INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI

Rapporto 2002

 

1.    PREMESSA

L’obiettivo generale delle attività del “Centro Studi Arch. “Valle Giulia” 2002: Lavoro e Impresa in Edilizia” è quello di monitorare a livello nazionale e locale i trend di sviluppo esigenziali della piccola e media impresa edile negli ultimi tre anni 1999-2002, al fine di fornirne una visione aggiornata e completa e di individuare l’insieme degli strumenti e delle politiche di supporto atti ad indirizzare il processo di pianificazione dello sviluppo. 

Le attività hanno l’obiettivo specifico di mantenere sotto osservazione l’insieme delle variabili che caratterizzano le PMI in relazione al contesto politico, sociale, lavorativo e tecnologico, nazionale e locale, attraverso la raccolta e sistematizzazione di dati e informazioni e la ricerca diretta sul campo. Quest’ultima prevede il coinvolgimento diretto di un campione, significativo ed omogeneo, di imprese edili suddiviso equamente sul territorio nazionale.

I destinatari di tali attività, di cui è previsto il diretto coinvolgimento, sono i diversi attori interessati, in particolare:

-          le imprese e le loro associazioni

-          le forze sociali

-          le istituzioni pubbliche

-         

 

2.     ATTIVITA’ PREVISTE

Entrando nel dettaglio le diverse attività del Centro Studi possono essere ricomprese in diversi filoni di studio, tra loro intercorressi, che analizzano parallelamente il contesto nazionale e locale, ovvero:

 

a.     Analisi del ruolo della PMI edile in relazione a:

-          scenario politico, economico - produttivo nazionale e locale (politiche di settore, interdipendenze settoriali, peso in termini numerici delle PMI, produttività)

-          specificità delle PMI rispetto alle medio – grandi imprese (mercato edilizio settore prevalenti di intervento)

-          termini del dibattito intorno alle tematiche di maggiore attualità (sistema qualità, applicazione delle norme di sicurezza, …)

 

b.      Analisi della fisionomia della PMI edili in relazione a:

-          aspetti strutturali (assetto societario, numero di addetti, eventuali forme consorziali e/o di collegamento con altre imprese, fatturato, categoria ANC, proprietà di beni e servizi, …)

-          rapporto con il mercato (tipo di clientela, metodo di acquisizione dei lavori, tipologie di lavori effettuate, ricorso al subappalto, politiche commerciali; prezzi)

-          attività produttiva  (settore di intervento prevalente, volumi realizzati, tecnologie produttive adottate, mezzi di produzione, organizzazione dei lavori)

-          politiche di sviluppo (investimenti, sistema qualità, marketing,...).

 

c.       Analisi del fattore lavoro della PMI in relazione a :

-          l’offerta formativa – professionale;

-          le caratteristiche della forza lavoro, il profilo dei lavoratori;

-          il mercato della forza – lavoro;

-          i rischi prevalenti in cantiere, il fenomeno infortunistico e delle malattie professionali in cantiere;

-          le rendite da infortunio e delle malattie professionali;

-          le tavole di sopravvivenza e di mortalità;

-          gli aspetti salariali - contratti nazionali dei lavoratori (CNL);

-          ruolo e politiche delle organizzazioni sindacali (OOSS);

-          integrazioni aziendali.

 

L’insieme delle ricerche e delle analisi condotte annualmente, si concretizza in un rapporto annuale, che ne raccoglierà i risultati.

 

 

3. ARTICOLAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE

Il rapporto di ricerca prende in considerazione l’andamento del settore nell’ultimo triennio e si articola in 4 sezioni:

 

1.            la prima “Dinamiche in atto e strategie di orientamento”, rappresenta la sintesi critica dei risultati ottenuti dall’intera ricerca e l’individuazione delle linee di indirizzo atte ad orientare le politiche di sviluppo delle PMI edili;

2.            la seconda sezione “Indagine documentale” raccoglie i risultati dei diversi filoni di ricerca prima individuati;

3.            la terza sezione “Indagine sul campo” raccoglie i risultati dei questionari e del monitoraggio del campione selezionato di imprese;

4.            la quarta sezione “Approfondimenti”  è “aperta”, ovvero ogni anno al suo interno verranno indagati uno o due argomenti ritenuti strategici. A tale proposito gli argomenti attualmente che si ritiene opportuno affrontare sono: “le opportunità offerte dal mercato del riciclo dei materiali da costruzione” e i “sistemi di qualità applicati alla PMI”.

 

Ogni sezione si articola in parti, contrassegnate da lettere.  Di seguito viene illustrata un’ipotesi di articolazione del rapporto annuale, sezioni e parti, con l’esplicitazione sintetica dell’insieme delle attività necessarie per lo svolgimento del lavoro.


 

 

Rettangolo arrotondato: Sezione 1 – DINAMICHE IN ATTO E STRATEGIE DI ORIENTAMENTO

 

 

 

 

Rettangolo arrotondato: ARTICOLAZIONE E ATTIVITA’

 

 

 

 


La prima sezione contiene l’evoluzione del mercato delle realizzazioni in edilizia nonché la strategia nel breve e medio periodo delle imprese e della OOSS. In questa sezione si affronta l’andamento congiunturale dell’industria delle costruzioni e dei livelli occupazionali per l’ultimo triennio alla luce delle interpretazioni che vengono avanzate dalle parti sociali del settore, da parte del Governo, da parte delle Agenzie di consulenza della Stato e di privati (CNEL, Autorità di vigilanza sui LLPP, Eurisco, Oikos, Società immobiliari, …) nonché attraverso indagini ad hoc condotte su un campione rappresentativo di imprese intervistando il titolare o rappresentanti del management. Le elaborazioni sui dati fanno riferimento sia alla situazione a livello nazionale che regionale.

La sezione di sintesi si conclude riportando le strategie proposte dalle parti sociali per azioni da sviluppare direttamente, ovvero attraverso strumenti normativi necessari da assumere a livello legislativo sia nazionale che da parte delle autorità regionali per attivare processi di espansione e di consolidamento delle imprese, per sviluppare una maggiore e più qualificata occupazione, per favorire una corretta conoscenza fra le imprese sia a livello nazionale che europeo.

 


 

Rettangolo arrotondato: Sezione 2 – INDAGINE DOCUMENTALE

 

 

 

 

 


Rettangolo arrotondato: ATTIVITA’

Rettangolo arrotondato: ARTICOLAZIONE

 

Rettangolo arrotondato: PARTE A – IL RUOLO

- ricognizione e sistematizzazione dei dati delle principali fonti istituzionali a livello macro (Banca d’Italia, Istat, …)

- raccolta e sistematizzazione delle fonti bibliografiche di settore (saggi, testi, atti di convegni, riviste, ecc.)

- raccolta e sistematizzazione delle fonti informative di carattere giornalistico (monitoraggio del dibattito in atto nel settore)

- analisi delle politiche economiche del Paese ed il ruolo del settore delle costruzioni

- messa a punto del quadro di riferimento delle dinamiche in atto

 

 

Rettangolo arrotondato: Scenario di riferimento

 

Rettangolo arrotondato: Caratteristiche del settore e del mercato delle costruzioni

 

 

Rettangolo arrotondato: Dinamiche in atto

 

Rettangolo arrotondato: PARTE B –LA FISIONOMIA

- ricognizione e sistematizzazione dei dati delle principali fonti istituzionali in relazione alle PMI sia a livello nazionale che regionale (Banca d’Italia, Istat, Camera del Commercio, LLPP,…)

- messa a punto di indicatori statistici per la ricostruzione della fisionomia

- raccolta e sistematizzazione delle fonti bibliografiche di settore specifiche sulle PMI (saggi, testi, atti di convegni, riviste, ecc.)

 - raccolta ed elaborazione dei dati delle ricerche sul settore delle PMI a livello nazionale e regionale (Istituto Tagliacarne, CRESME,..)

- raccolta e sitematizzazione dati appalti pubblici e concessioni edilizie

 

 

Rettangolo arrotondato: Aspetti strutturali

 

Rettangolo arrotondato: Mercato e relazioni interne

 

Rettangolo arrotondato: Politiche di sviluppo

 

Rettangolo arrotondato: Attività produttiva

Rettangolo arrotondato: PARTE C –IL FATTORE LAVORO

 

- ricognizione delle tipologie dei Centri di Formazione per le maestranze edili  sul territorio (organizzazione, formazione profili professionali, …)

- raccolta ed elaborazione dei dati forniti dai Centri di Formazione per le maestranze edili (numero e profilo degli iscritti, …)

 

 

Rettangolo arrotondato: Offerta formativa

 

Rettangolo arrotondato: C1 - Formazione

 

Rettangolo arrotondato: Profilo della forza lavoro

 

Rettangolo arrotondato: Normativa di riferimento nazionale  regionale

- raccolta e sistematizzazione delle prescrizioni normative sulla sicurezza a livello nazionale e regionale

- raccolta e sistematizzazione dei dati relativi il fenomeno infortunistico e le malattie professionali ( Inail, Ispesl, Indagini CTP, …)

- messa a punto di indicatori per comparto di attività/volume realizzato/tecnologia adottate/infortuni

 

Rettangolo arrotondato: C2 – Infortuni e malattie professionali

 

 

Rettangolo arrotondato: Rischi, fenomeno infortunistico e malattie professionali

 

 

Rettangolo arrotondato: C3 – Costo del lavoro

- analisi dei CCNL nel comparto

- analisi del costo della manodopera attraverso la lettura dei prezzari (nazionali e regionali)

 - ricostruzione del quadro di riferimento delle politiche sindacali in atto

 

 

 

Rettangolo arrotondato: Aspetti salariali e costo del lavoro

 

Rettangolo arrotondato: Politiche sindacali

 

 


 

Rettangolo arrotondato: Sezione 3 – INDAGINI SUL CAMPO

 

 

 

 


Rettangolo arrotondato: ATTIVITA’

Rettangolo arrotondato: ARTICOLAZIONE

 

 

Rettangolo arrotondato: PARTE A – I CONTESTI REGIONALI

L’indagine sul campo è svolta con due modalità.

1.      Attraverso l’invio di questionari su un campione stratificato d’imprese secondo la dimensione aziendale, in termini di dipendenti, il fatturato denunziato, la categoria d’opera più frequente ed altri parametri, quale la Regione ove svolge l’attività prevalente.

L’obiettivo dell’indagine è quello di avere dei riscontri sulla struttura dell’impresa e sulle sue direttrici di sviluppo.

2.      Analogamente a un campione di lavoratori del settore sindacalizzati ed un gruppo di riferimento non sindacalizzato viene inviato un questionario con l’obiettivo un questionario con l’obiettivo di disporre di elementi sulla condizione umana dei lavoratori dell’edilizia, sul turnover, sui sistemi incentivanti, sul lavoro nero, sul rapporto con i rapporto con i lavoratori immigrati, sul fenomeno infortunistico, sulla frequenza nel ricovero alle cure mediche e all’acquisto dei farmaci.

L’obiettivo è avere un sistema d’indicatori che permettono di valutare attraverso un sistema di punteggi la conoscenza e la coscienza dei propri diritti e della dignità del lavoro.

 

Le attività prevedono un diretto coinvolgimento dei RLS del territorio e delle OO.SS..

Al termini delle attività il Centro Studi analizza ed elabora i dati raccolti, ed i risultati delle indagini sono organizzati in fascicoli per ciascuna Regione.

 

 

 

 

Rettangolo arrotondato: PARTE B – SINDACATI ED IMPRESE A CONFRONTO

L’indagine prevede un incontro programmato di titolari di imprese di pari dimensionamanto scelte come rappresentative su tutto il territorio nazionale utilizzando il metodo Delphi.

Gli incontri programmati, valutabili attorno a 5, dovrebbero essere condotti  dal Responsabile scientifico del Centro Studi sulla base di una “traccia” fatta pervenire per tempo ai partecipanti all’incontro affinché possano riflettere e farsi un’opinione dovutamente documentata da confrontare con gli altri partecipanti all’incontro.

Gli imprenditori sono estratti attraverso un campione casuale nell’ambito della stessa classe di dimensionamento dell’impresa. Analoga operazione è condotta nei confronti dei rappresentanti territoriali delle OO.SS..

L’obiettivo degli incontri è verificare la convergenza di valutazioni sulla situazione del settore e sulle soluzioni che si ritengono più congrue per assicurare lo sviluppo del settore.

Il risultato si concretizza in un fascicolo dove sono raccolti gli esiti degli incontri.

 

 

 

 

 


 

Rettangolo arrotondato: Sezione 4 – APPROFONDIMENTI

 

 

 

 

 


Rettangolo arrotondato: ATTIVITA’

Rettangolo arrotondato: ARTICOLAZIONE

 

- ricostruzione del quadro di riferimento legislativo relativo le SOA, ruolo della PMI negli appalti pubblici

- ricostruzione delle procedure per la certificazione di qualità ISO nelle PMI edile

- analisi di casi di studio

 

Rettangolo arrotondato: PARTE A – Sistema Qualità PMI

 

 

 

Rettangolo arrotondato: Sistema SOA – appalti pubblici

 

 

 

Rettangolo arrotondato: Sistema ISO 9000- 20001

 

 

 

Rettangolo arrotondato: Opportunità per le PMI e scenari

 

 

 

 

 

Rettangolo arrotondato: PARTE B– Il riciclo dei materiali da costruzione

- analisi della normativa di riferimento

- analisi delle tipologie di rifiuti riciclabili nel settore delle costruzioni, attività di provenienza, e dati numerici

- le esperienze in atto a livello regionale

 

 

Rettangolo arrotondato: Normativa di riferimento nazionale e comunitaria

 

 

 

 

 

Rettangolo arrotondato: Dati del settore

 

Rettangolo arrotondato: Opportunità per le PMI e scenari

 

 

 

 


4. STRUTTURA ORGANIZZATIVA

 

La struttura organizzativa del Centro Studi è composta da:

-          un Comitato Scientifico, al quale afferiscono un certo numero di docenti strutturati di diverse Facoltà di Archiettura, in particolare quella di “Valle Giulia” di Roma,  che si occupano delle specifiche tematiche oggetto di indagine;

-          un Responsabile scientifico, docente ordinario della Facoltà, con esperienza consolidata nel settore della produzione edilizia della PMI;

-          un coordinatore, dottore di ricerca in Tecnologia dell’Archiettura;

-          n. 3 esperti di settore, dottorandi e laureati in diverse discipline.

 

Il gruppo di lavoro si riunirà con cadenza mensile.

 

E’ auspicabile il coinvolgimento diretto di alcuni referenti della struttura organizzativa della stessa Fillea- Cgil per orientare le attività di ricerca e in particolare per quanto attiene quella sul campo, inviduazione del campione di imprese e individuazione degli RLS cui far gestiere i questionari messi a punto.

E’ prevista una riunione plenaria dell’intero gruppo di lavoro “consulta” all’inzio del progetto e semestralmente per orientare secondo necessità gli obiettivi della ricerca.

Casella di testo: ORGANIGRAMMA

 


5. STUDIO DI FATTIBILITÀ TEMPORALE

 

Durata: 10 mesi dalla data di approvazione del progetto (periodo di riferimento da luglio 2002 a aprile 2003). La consegna finale del rapporto è fissata per aprile 2003 in considerazione della disponibilità dei dati ufficiali di mercato relativi l’anno 2002.

 

Unità di ricerca impegnate: 3 unità compreso il coordinatore

 

Fasi e attività: in riferimento a quanto precedentemente descritto (Punto 3. “Articolazione del rapporto annuale”), si ritiene che operativamente il gruppo di lavoro possa affrontare e sviluppare la Sezione n. 2 “Indagine documentale” limitatamente a:

 

Parte A – Il ruolo

Parte B – La fisionomia

Parte C – Il fattore lavoro

C1 – Formazione

C2 – Infortuni e malattie professionali

 

ed operare una prima sintesi del lavoro individuando nella Sezione 1 “ Le dinamiche in atto e le strategie di orientamento”