In data 20 maggio u.s., si è tenuto l’incontro con Federmaco per l’informativa di settore così come previsto dal vigente CCNL. Purtroppo dobbiamo constatare la non volontà della controparte a costituire e far funzionare la Commissione Tecnica Paritetica (cosa che le scriventi Federazioni Sindacali avevano fatto comunicando i propri nominativi) tanto che questo delicato ed importante tema dovrà essere ripreso ed evidenziato nella palese mancanza di applicazione di una normativa contrattuale.

 

            Per quanto riguarda, invece, l’informativa, l’analisi dei dati del 2001 (che alleghiamo alla presente) dobbiamo rilevare il buon lavoro presentato dal Centro Studi Economici e sociali di Italcementi a nome e per conto di Federmaco, nel quale si delinea la situazione italiana ed europea attuale con indici revisionali per i prossimi anni.

 

            Nello specifico nel settore cemento , si evidenzia un incremento legato alla produzione del 2% rispetto all’anno 2000, con specificità rilevanti in alcune aree dell’Italia: nel settentrione si è registrato, sempre nell’anno 2001, un incremento del 3.6%; le isole con + 7.6%, mentre l’area dell’Italia centrale ha fatto registrare un segno negativo nella misura di – 0.1%; l’Italia meridionale con – 2.2%. Nelle esportazioni il dato generale evidenzia un + 0.4% , mentre le esportazioni sono decisamente riprese. Il livello occupazionale si attesta a n° 8.036 addetti con anzianità media di servizio di 14 anni e 7 mesi; gli investimenti per il 2001 sono stati di 210 milioni di euro. Per quanto riguarda la parte relativa alle assenze dal lavoro, infortuni, straordinari, organizzazione del lavoro, si rimanda alle tabelle allegate.

 

            Nel settore della calce e delle malte, che ricordiamo essere fortemente influenzato dal settore siderurgico, la produzione, pur se in decrescita dal 1990, vede un lieve incremento rispetto all’anno 2000 anche se non disponiamo dei dati in percentuale, con livelli di occupazione attestati a n° 670 addetti ed investimenti effettuati per 12.900.000 euro.

 

            Nel settore del gesso, la produzione è aumentata arrivando a 47 milioni di mq. di lastre prodotte, mentre il livello occupazionale si esprime in n° 442 unità.

 

            Anche per il settore della calce e delle malte e del gesso, si rimanda alle tabelle allegate per le specifiche inerenti l’anzianità media di settore e ripartizione occupazionale.

 

            Nello stesso incontro si è affrontato il problema della fruizione delle ferie maturate alla data del 31/12/2000 e non ancora godute; Federmaco chiedeva la possibilità di addivenire ad un accordo di settore per far slittare il suddetto periodo al giugno 2003; Feneal-Uil , Filca-Cisl, Fillea-Cgil, hanno mantenuto la posizione già espressa nella riunione delle Commissioni Nazionali di settore del 24 aprile u.s. in cui si chiedeva di fare nei singoli stabilimenti calendari feriali con le RSU. Avendo avuto una risposta negativa dalla controparte non è stato fatto nessun accordo ed il problema verrà affrontato singolarmente in ogni gruppo. Ci teniamo, comunque, a sottolineare alcuni aspetti:

 

Ø      Il diritto ad usufruire delle ferie è irrinunciabile e, quindi le ferie non possono essere retribuite se non per espressa volontà di ogni singolo lavoratore;

Ø      L’impegno di FENEAL, FILCA , FILLEA è quello di trovare soluzioni tali affinché il lavoratore benefici delle ferie;

Ø      In caso di mancanza di accordi (gli accordi possono essere anche individuali), le aziende, alla data del 30 giugno 2002, dovranno solamente trattenere ai lavoratori i contributi previdenziali delle ferie maturate al 31/12/2000, così come previsto dalle circolari INPS;

Ø      Affrontare la problematica ferie a livello di singola unità operativa con le locali RSU non è istituire una contrattazione di terzo livello, ma esercitare un diritto contrattuale degli stessi rappresentanti dei lavoratori.

 

            Rimaniamo a disposizione per tutte le azioni necessarie che riterrete opportune