Comitato
Direttivo Nazionale della FILLEA-CGIL
Roma, 9 maggio 2003
Documento Conclusivo sul rinnovo dei Contratti
Nazionali
Il Comitato Direttivo della FILLEA
Nazionale approva la relazione del Segretario Generale Franco Martini e,
sulla base della discussione e degli arricchimenti venuti dagli interventi
impegna la Segreteria Nazionale ad impostare la stagione dei prossimi
rinnovi contrattuali sulla base delle seguenti linee-guida.
·
L'esito gravissimo del
negoziato dei meccanici, con la sottoscrizione, per la prima volta, di
un'intesa separata anche sulle parti normative, è un colpo ai diritti e
alle condizioni di milioni di lavoratori. La FILLEA esprime solidarietà e
sostegno alla FIOM, impegnata in una battaglia per la democrazia e la
legittima valorizzazione della rappresentanza. L'obiettivo di
Confindustria e del Governo, di ridimensionare e snaturare il ruolo del
Contratto Nazionale trova per la prima volta, nell'intesa sottoscritta da
Federmeccanica con FIM e UILM un esplicito riconoscimento, attraverso
ripetuti richiami alla Legge 30 e ad obiettivi di vera e propria
precarizzazione dei rapporti di lavoro. Ciò costituisce peraltro una
negativa novità rispetto ai Contratti finora rinnovati unitariamente, nei
quali sono stati, invece, difesi i diritti dei lavoratori, il ruolo del
Contratto Nazionale e ottenuti aumenti soddisfacenti per le varie
categorie.
· Pertanto,
ancor più incisivo dovrà risultare l'impegno e lo sforzo della FILLEA per
garantire una forte e convinta impostazione unitaria non solo delle
piattaforme, ma anche della conduzione delle trattative e, ovviamente,
degli esiti negoziali; valorizzando e rivitalizzando il naturale
ancoraggio delle relazioni unitarie nei nostri settori, a partire
dall'edilizia.
·
Il rinnovo dei CCNL degli
edili, del legno e dei materiali da costruzione dovrà avvenire nel
rispetto delle regole esistenti, a partire dalla insostituibile funzione,
in capo al Contratto Nazionale, di difendere i salari dall'inflazione.
Pertanto va respinta l'inflazione programmata dal Governo (1,4 per il
2003) perché lontanissima dalle reali dinamiche del costo della vita, e va
adottato il criterio dell'inflazione attesa come reale che, unitamente col
recupero integrale del differenziale inflattivo precedente, dovrà
garantire una piena ed efficace tutela delle retribuzioni contrattuali.
·
L'andamento positivo di
tutti i nostri settori, negli ultimi anni, ci consente di puntare a
obiettivi di qualità, ad un generale rinnovamento nei sistemi di
inquadramento, ad una revisione delle scale parametrali (riequilibrandole
per contrastare i nuovi appiattimenti e migliorandone la funzione di equa
valorizzazione delle competenze e delle professionalità). Questo
obiettivo comune andrà coniugato con intelligenza e realismo nelle diverse
situazioni settoriali.
·
Nel mentre rifiutiamo
qualsivoglia ipotesi di modellare la bilateraltà sulle funzioni negative
individuate dalla legge 30 (pertanto: no a nuovi enti e no allo
snaturamento di quelli esistenti); la FILLEA ribadisce la propria profonda
convinzione che occorre affrontare adeguatamente il nodo strategico della
Formazione e della qualificazione professionale (a cominciare
dall'esigenza di consentire alle aziende e ai lavoratori dei nostri
settori un utilizzo pieno ed efficace delle risorse destinate alla
Formazione Continua), puntando al rafforzamento di tutti gli strumenti
contrattuali utilizzabili per tali obiettivi.
·
Per quanto riguarda la
tematica dei rapporti di lavoro e delle flessibilità contrattate, va
perseguita una impostazione rivendicativa tesa a difendere e migliorare
gli attuali impianti normativi, sconfiggendo ogni velleità di dare ai
CC.NN.LL., sulla falsariga della legislazione prodotta da questo Governo,
una funzione ulteriormente derogatoria. Analogamente, per quanto riguarda
Orari, Organizzazione del lavoro, turni e calendari annui, andranno
perseguiti obiettivi di difesa complessiva dai peggioramenti legislativi,
nonché di effettivo miglioramento degli attuali dispositivi
contrattuali, spostando il baricentro delle funzioni negoziali verso le
RSU, e puntando alla fruizione effettiva, e nei tempi fisiologici, da
parte dei lavoratori, delle riduzioni già ottenute.
·
Per ciò che riguarda il
Welfare si tratta di puntare al rilancio, al consolidamento e alla
effettiva operatività dei nostri Fondi Previdenziali contrattuali,
verificando di volta in volta l'opportunità di puntare ad un aumento delle
quote paritetiche e/o del TFR accantonato. Così come si può provare ad
introdurre forme di sanità integrativa. Inoltre è necessario puntare ad un
generale adeguamento dei nostri testi contrattuali ad alcune novità
legislative (congedi parentali, mobbing) ma soprattutto ad alcune grandi
questioni di civiltà, come ad esempio i diritti delle persone lavoratrici,
in particolare della manodopera femminile e dei lavoratori immigrati.
·
Infine la FILLEA ribadisce
che la verifica del consenso dei lavoratori in tutte le fasi (approvazione
delle piattaforme, andamento dei tavoli, approvazione delle ipotesi di
accordo) dovrà essere perseguita con chiarezza e trasparenza, nelle forme
e con gli strumenti che hanno sempre consentito, nel passato, di
ottemperare a questo fondamentale ed ineludibile obiettivo di democrazia
sindacale, in tutti i settori e nelle variegate articolazioni della nostra
categoria.
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