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23 maggio 2002
Cari compagni,
nei giorni scorsi è stata
sottoscritta da CGIL, CISL e UIL con le Confederazioni Artigiane un’importante
intesa (allegato n° 1) che, tra l’altro, sblocca i tavoli per il rinnovo dei
Contratti nazionali, e contemporaneamente avvia il confronto per la verifica del
modello contrattuale vigente dal 1992.
Ciò consente, finalmente, di superare l’impasse nella quale ci
troviamo da quasi un anno e mezzo per il Contratto del Legno Arredamento,
laddove all’indisponibilità delle controparti ad avviare il confronto per il
rinnovo dei contratti di tutte le categorie scaduti da vario
tempo, nel nostro caso ( e dei meccanici)
si è aggiunta la difficoltà di definire una piattaforma unitaria, attesi i
diversi e divaricanti approcci alle questioni di merito e ai contenuti
rivendicativi, tra noi e le altre organizzazioni sindacali.
Si creano quindi, oggi, le condizioni affinché tutti i lavoratori
dipendenti dalle imprese artigiane con contratti scaduti da tanto tempo abbiano
almeno un equo adeguamento salariale, in attesa che la verifica confederale
traguardi, entro dicembre, la possibilità di mettere mano anche al vero e
proprio rinnovo contrattuale, compresi gli aspetti normativi, di regole e di
modello.
Adesso tocca a noi fare tutto ciò che è necessario per addivenire
al più presto all’accordo per il settore del Legno, in linea con le indicazione
dell’intesa confederale.
A tal fine abbiamo provveduto già a richiedere il tavolo di confronto alle controparti (allegato 2) riservandoci di esplicitare la cifra richiesta nel corso del primo incontro.
Nel frattempo avviamo, a partire da questa lettera e ognuno all’interno della propria organizzazione, un confronto con le strutture che, per quanto riguarda la FILLEA, troverà nella riunione della Commissione Nazionale Legno, già convocata per il 4 giugno prossimo, il necessario momento di verifica e condivisione.
Anticipiamo i criteri sui quali
Fillea, Filca e Feneal Nazionali stanno lavorando per definire la richiesta di
aumento, che in definitiva sono i medesimi adottati per i rinnovi di tutti i
contratti dell’industria recentemente ottenuti con efficacia e soddisfazione,
vale a dire: richiesta al livello D, montante medio da rivalutare comprensivo di
quattro scatti di anzianità e di una congrua quota di salario aggiuntivo, il
differenziale inflattivo per il riallineamento del 2000 ( 1,2), tutta
l’inflazione reale del 2001 ( 2,7, cifra ormai ufficiale) e la programmata per
il 2002 ( 1,7 ), ritenendo inutile provare a chiedere anche gli aumenti per i
restanti due anni (2003 e 2004), visto che se riparlerà comunque in un secondo
momento.
In attesa di vederci il 4 giugno, vi chiediamo di farci pervenire
eventuali osservazioni e suggerimenti su tale impostazione, anche prima di
quella data, e nel frattempo vi salutiamo
fraternamente.
p. la Segreteria nazionale
Luigi Aprile
PRINCIPI - BASE PER UNA RIFORMA
DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI NELL'ARTIGIANATO
Le Confederazioni Artigiane CONFARTIGIANATO, CNA, CASARTIGIANI e le Confederazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL ritengono che l'apertura di un tavolo di confronto tra Governo e parti sociali sulla riforma degli ammortizzatori sociali rappresenti un'opportunità per il comparto artigiano, nell'ambito più generale della revisione delle tutele, di razionalizzare e sistematizzare l'attuale modello di sostegno al reddito per i lavoratori dell'artigianato originato dalla contrattazione.
Pertanto, al fine di valorizzare le specificità e le esperienze che l'artigianato può vantare sulla base degli interventi realizzati in più di un decennio, appare utile anticipare al Governo i principi che sia le Confederazioni Artigiane CONFARTIGIANATO, CNA, CASARTIGIANI, che le Confederazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL condividono e che possono costituire la base per la discussione della riforma nell'artigianato.
Partendo dal presupposto che il modello in vigore nell'artigianato è fondato:
- sulla corresponsione della indennità di disoccupazione anche in caso di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa;
- sull'integrazione di tale indennità pubblica con risorse contrattuali, ad opera del sistema degli enti bilaterali,
il primo dei principi su cui convergono le parti sociali è quello di realizzare, nell'ambito della riforma complessiva del sistema degli ammortizzatori sociali, un istituto nuovo, al quale concorrano contestualmente risorse pubbliche e risorse contrattuali per il sostegno al reddito dei lavoratori dell'artigianato nei casi di:
- sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per periodi di breve o media durata;
- sospensione e/o riduzione dell'attività a fronte di calamità naturali o eventi eccezionali.
L'intervento pubblico dovrebbe:
- prevedere una misura della prestazione superiore all'attuale indennità di disoccupazione ordinaria;
- prevedere la copertura previdenziale dei periodi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa;
- non intaccare la durata e l'entità della indennità di disoccupazione erogata a seguito di risoluzione del rapporto di lavoro;
- prevedere una incisiva semplificazione delle procedure, dei requisiti e delle verifiche che consentano un migliore funzionamento dell'intero procedimento amministrativo.
L'intervento contrattuale, su base intercategoriale e regionale - per cui, solo a fronte di particolari situazioni dovute ad eventi eccezionali può essere previsto un intervento di secondo livello nazionale-, dovrebbe:
- essere incentrato su una percentuale minima omogenea per tutto il territorio nazionale;
- prevedere la possibilità per le parti sociali regionali di aumentare la suddetta percentuale;
- prevedere meccanismi di bilanciamento dell'onere contributivo contrattuale a carico di aziende/settori che fanno maggiormente ricorso all'istituto;
- prevedere l'obbligatorietà del finanziamento da parte delle imprese che rientrano nella sfera di applicazione dei contratti collettivi dell'artigianato.
L'attivazione dell'ammortizzatore sociale avviene a fronte della richiesta da parte delle imprese e di accordo tra le parti.
Un sistema così concepito richiede necessariamente:
- il collegamento con specifici interventi formativi, nell'ambito del nuovo assetto della formazione continua;
- il rafforzamento del ruolo contrattuale delle parti sociali;
- il rafforzamento e lo sviluppo della bilateralità;
- forme di incentivazione (fiscale, ecc.) per le imprese.
Sulla base dei principi sopra esposti, le parti si incontreranno a partire dalla seconda metà del mese di maggio per definire la proposta organica di riforma.
CONFARTIGIANATO CGIL
CNA CISL
CASARTIGIANI UIL
Roma, 14.5.2002
VERBALE D'ACCORDO
Le Confederazioni dell'Artigianato CONFARTIGIANATO, CNA, CASARTIGIANI e CGIL, CISL e UIL in relazione allo stallo venutosi a determinare nella situazione contrattuale del comparto hanno concordato:
· si apriranno i tavoli delle singole categorie i cui CCNL sono scaduti per individuare soluzioni economiche transitorie relative al periodo che va dalla scadenza dei singoli CCNL e fino alla data del 3.12.2002;
· contemporaneamente sarà sviluppato il confronto interconfederale per la verifica e l'aggiornamento del modello contrattuale definito con l'Accordo Interconfederale del 1992 che dovrà aver termine entro il 31.12.2002.
CONFARTIGIANATO CGIL
CNA CISL
CASARTIGIANI UIL
Roma, 20 maggio 2002
F A
X
Roma 23 maggio 2002
Prot. UL-95/LA/ADR
Oggetto:
richiesta di incontro
Spett.le AIAL – CGIA
FNALA –
CNA
CASA
CLAAI
L
o r o
S e d i
In riferimento all’Accordo sottoscritto dalle
rispettive Confederazioni in data 20 maggio, finalizzato alla riapertura dei
tavoli per i rinnovi dei CCNL scaduti, e riprendendo la richiesta a sua tempo (25 gennaio ’01, N. Prot.
UL-23), già avanzata dalle scriventi, di avvio del confronto per il rinnovo del
CCNL Legno Artigiani, scaduto il 31/12/2000; si richiede un incontro finalizzato
ad individuare una “soluzione economica transitoria” relativa al periodo
1/1/’00-31/12/’02, nonché al recupero del differenziale inflattivo per il 2000.
Le Scriventi si riservano di illustrare
nell’incontro la propria richiesta di incremento salariale, finalizzata al
raggiungimento dell’obiettivo di cui sopra.
Distinti Saluti
p. Segreterie Nazionali
FeNEAL FILCA
FILLEA
M.Trinci
P.Baroni L. Aprile