O.D.G. CONCLUSIVO DEL

XVI  CONGRESSO PROVINCIALE

FILLEA-CGIL DI FERRARA

 

Il XVI Congresso provinciale della FILLEA-CGIL, riunitosi presso l’Hotel Nettuno di Ferrara in data 7 Dicembre ’01, per discutere i temi del dibattito congressuale della CGIL e le principali questioni che la Categoria dovrà affrontare, assume la relazione del Segretario uscente Bonora Guelfo, i contenuti del dibattito e le conclusioni del Segretario nazionale Massimo Viotti.

 

Esprime preoccupazione per la difficile situazione internazionale venutasi a creare dopo gli attentati USA del 11 settembre, la conseguente guerra in Afganistan che ha coinvolto anche l’Italia ed esprime  preoccupazione per il perdurare dei gravi scontri nel Medio Oriente.

 

Il Congresso FILLEA di Ferrara, riafferma la priorità che deve assumere l’azione politica nel mondo al fine di superare, nel rispetto di tutti, le tragedie umanitarie di cui siamo testimoni.

 

L’assemblea congressuale della FILLEA-CGIL ritiene giusto contrastare i progetti e le azioni del Governo, condivise e sostenute da Confindustria, sui temi della democrazia sindacale, della contrattazione, dei diritti e tutele dei lavoratori.

 

Le  dinamiche determinate dalla globalizzazione liberista, devono trovare in un Europa più unita, un elemento regolatore che possa operare per il futuro, non solo sul versante dei movimenti di capitali e merci, ma anche e soprattutto nel consolidamento dei diritti e delle tutele per i lavoratori e per i cittadini.

 

L’assemblea dei delegati FILLEA ritiene vadano contrastati i programmi contenuti nel “libro bianco”  predisposto dal Governo, che altrimenti cancellerebbero molte delle conquiste sindacali ottenute in decenni di impegno sindacale.

 

In particolare:

 

1.      La modifica della struttura contrattuale, con il tentativo di superare il CCNL, mentre i due livelli di contrattazione testimoniano ancora la loro grande validità.

 

2.      Le proposte di introdurre ulteriori forme di flessibilità con l’obiettivo di deregolamentare e precarizzare il Mercato del Lavoro.

 

3.      La modifica dell’art. 18 della legge 300, che riconsegna alle imprese il potere di licenziare “senza giusta causa”.

 

4.      Il superamento dell’accordo dell’accordo del 23 luglio ’93 sulla politica dei redditi e della concertazione.

 

La FILLEA di Ferrara, mentre è impegnata a concorrere alla risposta complessiva da dare alle Controparti edili, che negano il rinnovo del CCNL e il tetto salariale degli integrativi, dall’altra dopo il positivo rinnovo di tutti gli integrativi aziendali è impegnata:

 

1.      Al rinnovo degli integrativi provinciali edili, le cui piattaforme unitarie approvate dalle assemblee dei lavoratori, sono già state presentate alle controparti.

 

2.      Perseguire l’obiettivo dell’unificazione degli Enti bilaterali - a partire dalle Casse Edili - , che debbono avere caratteristiche sempre meno burocratiche e sempre più al servizio dei lavoratori e delle imprese.

 

3.      Proporre iniziative incisive sulla sicurezza, attraverso il rispetto della 626 e della 494 e ad un ruolo più incisivo del CTP – RLS e RLST.

 

La drammaticità del numero degli infortuni soprattutto mortali che vede la Provincia di Ferrara avere un non invidiabile primato, testimoniato anche dai gravi incidenti degli ultimi giorni, impone a noi tutti un impegno straordinario, legato anche alla necessità di contrastare, l’irregolarità, la concorrenza sleale, il lavoro  nero che  relegano il settore edile ai margini del sistema industriale.

 

A questo proposito, la FILLEA - assieme a FILCA e  FENEAL - è impegnata a concludere con le Amministrazioni locali e tutte le Associazioni, un aggiornamento e un completamento del protocollo d’intesa sugli appalti pubblici nel settore costruzioni avente come obiettivi:

 

1.      I piani di sicurezza nei cantieri.

2.      Il rispetto  delle norme sul collocamento.

3.      Il rispetto dei contratti collettivi e delle norme che regolano gli appalti pubblici.

 

Infine, sul versante organizzativo, l’assemblea congressuale impegna il Gruppo dirigente:

 

1.      sulle opportunità di un’attività di formazione dei delegati, affinchè svolgano al meglio il difficile ruolo di rappresentanza.

 

2.      di proseguire nella politica di decentramento nel  territorio di risorse e personale, per rispondere alle vere esigenze dei lavoratori.

 

Ferrara  7/12/2001

 

Approvato all’unanimità