DOCUMENTO  CONCLUSIVO

CONGRESSO FILLEA-CGIL Udinese – Bassa Friulana

Del 19 NOVEMBRE 2001

Il 5° CONGRESSO Comprensoriale della FILLEA-CGIL Udinese – Bassa Friulana approva la Relazione del Segretario, Luciano COSSALE, assume i contenuti relativi alla parte generale, sulle politiche rivendicative e contrattuali e sulla parte organizzativa, unitamente ai contributi del dibattito e degli interventi dei delegati, della Segreteria della Camera del Lavoro, del Segretario della Fillea Regionale e del Segretario Nazionale della Fillea, Massimo Viotti.

 

Il Congresso ribadisce l’esigenza di rafforzare e mantenere il modello di concertazione scaturito dagli Accordi del 1993 e dai due livelli di contrattazione per la cui difesa è stato indetto lo sciopero e la manifestazione della Fiom-CGIL.

 

Il Congresso esprime la sua profonda preoccupazione e contrarietà per i provvedimenti che il Governo intende adottare in materia di Previdenza, Stato Sociale, Scuola e Mercato del Lavoro, che hanno la finalità di esautorare il ruolo del Sindacato, di ridurre i diritti conquistati dai lavoratori, peggiorando ulteriormente le condizioni di lavoro, la precarietà e flessibilità già fortemente presente nelle Aziende e nelle Imprese.

 

Condivide pertanto l’ipotesi di una forte mobilitazione e di uno sciopero generale auspicando un rilancio dell’unità sindacale per fronteggiare e sconfiggere la politica dell’attuale Governo e della Confindustria che nega i diritti dei lavoratori.

 

Nel contempo auspica una forte e diffusa adesione allo sciopero generale dell’edilizia indetto in F.V.G. per il 30 Novembre per la posizione dell’ANCE Nazionale che nega, pur in una forte espansione del settore a livello nazionale e ancor di più a livello regionale, gli aumenti richiesti per il biennio e per la contrattazione provinciale di 2° livello

 

Il Congresso, inoltre, auspica una più forte azione per i contratti di 2° livello nel Legno, Manufatti in Cemento, Laterizi e Lapidei sia per il comparto industriale che per l’artigianato superando le divisioni emerse in alcuni casi nella impostazione e presentazione di piattaforme integrative fra Fillea-CGIL, Feneal-UIL e Filca-CISL.

 

La ricerca di un più forte rapporto unitario è richiesto dalle lavoratrici e dai lavoratori per la difesa dei loro diritti sia sul piano normativo che economico a partire dalle fasce più deboli del mondo del lavoro : giovani, donne ed extracomunitari, per i quali si auspica una più incisiva politica di accoglienza e di integrazione sociale e civile che deve veder coinvolte le Associazioni Imprenditoriali, gli Enti locali e la Regione.

 

Il Congresso fa proprio e condivide le analisi e gli orientamenti maturati nei documenti congressuali della CGIL sulla globalizzazione ed i suoi effetti negativi se non corretta e regolamentata da norme, diritti e azioni tendenti ad un riequilibrio sociale, economico e finanziario fra i paesi ricchi del Nord e quelli del Sud ed Est del mondo.

 

Tale situazione viene ritenuta non più sostenibile per le condizioni di quelle popolazioni che vivono sotto i limiti di sopravvivenza e per il rischio che il terrorismo internazionale, manifestatosi con i tragici fatti dell’11 settembre di New York, si espanda facendo leva e traendo consensi in tali popolazioni.

 

Perciò si auspica l’azzeramento del debito di questi paesi ed una forte azione politica, ed economico – finanziaria delle Nazioni più ricche a sostegno dell’elevazione economica, sociale e democratica di questi paesi affidando agli Organismi Internazionali ed all’ONU in particolare il compito di una presenza e soluzione pacifica dei conflitti in Medio Oriente ed in Afganistan.

 

Infine il Congresso auspica una forte iniziativa sindacale a sostegno di una legge sulla rappresentanza e rappresentatività che considera uno strumento essenziale per valorizzare la partecipazione ed il coinvolgimento dei lavoratori.

 

 

Il Presidente

         R. Di Lenardo