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Sicurezza sul lavoro | |
L’iniziativa
sarà l'occasione per approfondire il tema della salute e della
sicurezza sul lavoro, attraverso il confronto tra governo,
istituzioni di settore, amministrazioni locali e parti sociali. Nel
corso della Conferenza verrà presentato il Testo unico sulla
sicurezza sul lavoro. Apriranno i lavori di
Napoli i ministri del Lavoro e della Salute, Cesare Damiano e Livia
Turco, con il sottosegretario e il capo della segreteria
tecnica del Lavoro, Antonio Montagnino e Giovanni Battafarano. I lavori della Conferenza saranno conclusi dai sottosegretari alla Salute e al Lavoro, Gian Paolo Patta e Antonio Montagnino, che con il ministro Damiano presenteranno il documento finale della Conferenza. L’Inail in questi giorni ha diffuso i dati sugli infortuni relativi al 2006. In Italia si verificano ogni anno circa un milione di infortuni sul lavoro, nel 2006 sono stati circa 1.250 gli infortuni mortali e più di 25mila casi di patologia correlata al lavoro. Queste cifre riguardano in maggior misura i settori dell'edilizia, del legno e dei trasporti. La stima è stata effettuata sulla base dei dati relativi al primo semestre 2006, in cui si sono verificati 581 infortuni mortali, contro i 589 del primo semestre 2005; realisticamente l’Inail prevede, quindi, il consolidamento del calo già verificatosi nel 2005.
In arrivo il nuovo Testo Unico Sicurezza Sul Lavoro Riordino, innovazione, coordinamento e semplificazione. Questi sono i principi su cui si basa il nuovo Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, anticipati nel corso di una conferenza stampa dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano, dal sottosegretario al ministero della Salute, Giampaolo Patta, e dal presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino. Il primo elemento di novità - ha spiegato Damiano - è il lavoro sinergico effettuato con il ministero della Salute e la proficua collaborazione con le parti sociali e le Regioni. Il Testo non ha solo natura compilativa, ma aspira anzi a rafforzare il quadro normativo esistente, assicurando il pieno rispetto delle disposizioni comunitarie, l’equilibrio tra Stato e Regioni e, soprattutto, l’uniformità della tutela sull’intero territorio nazionale. Tra le novità più rilevanti della legge delega c’è l’ampliamento del campo di applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro a tutti i settori e i lavoratori, indipendentemente dal tipo di rapporto di lavoro che li lega all’imprenditore. Quindi, oltre al lavoro subordinato, anche lavoro flessibile e autonomo, al quale le garanzie si applicheranno nella misura in cui siano compatibili con tale tipologia di lavoro. Il Testo unico riserverà particolare attenzione e tutela ad alcune categorie di lavoratori: giovani, extracomunitari e lavoratori avviati con contratti di somministrazione, a causa della particolare pericolosità di alcuni loro incarichi. Un criterio fondamentale - ha continuato il ministro del Lavoro - sarà poi la previsione di misure di semplificazione degli adempimenti in materia di sicurezza, specie per le piccole e medie imprese, in modo che essa non venga più vista come un obbligo da adempiere, ma come un obiettivo della gestione dell’impresa e parte integrante di essa. Tra queste, sono previsti finanziamenti per gli adeguamenti tecnologici e dell’organizzazione del lavoro, sul modello di quelli erogati dall’Inail. Altro punto importante del Testo unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, la razionalizzazione e il coordinamento degli interventi ispettivi. Si tratta di rendere più efficace la vigilanza - ha sottolineato Damiano - per evitare sovrapposizioni e consentire di operare al meglio. Il Testo valorizza il ruolo della bilateralità, anche quale necessario supporto ai datori di lavoro per l’adempimento degli obblighi di sicurezza. Verrà, inoltre, riformulato l’attuale apparato sanzionatorio, con l’obiettivo di assicurare una migliore corrispondenza tra infrazioni e sanzioni, tenendo conto dei compiti effettivamente svolti da ciascun soggetto e utilizzando procedure che favoriscano la regolarizzazione del soggetto inadempiente. Un ruolo fondamentale - ha concluso Damiano - è affidato infine alla formazione, intesa come essenziale strumento di prevenzione e tutela. Stiamo pensando all’inserimento della materia della salute e della sicurezza sul lavoro nei programmi scolastici e universitari e nei percorsi di formazione, finalizzata alla sensibilizzazione e all’informazione dei giovani.
Roma 23 gennaio 2007
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