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Sicurezza

 

Senato approva ddl per redazione Testo Unico

Cgil, Cisl e Uil: “Prevenire si può e si deve”.
Ok del Consiglio Ue sulla strategia comunitaria 2007-2012.

 

Con 155 voti a favore, nessun contrario e nessun astenuto, il Senato ha approvato nei giorni scorsi il ddl sulla sicurezza sul lavoro. L'opposizione non ha partecipato al voto. Si tratta di un disegno di legge che delega al Governo l’emanazione di un testo unico per il riassetto e la riforma della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e che vuole essere una risposta  alla tragedia delle morti bianche.

La drammatica situazione degli infortuni è stata evidenziata dai dati Inail che parlano per il  2006 di 1.302 morti sul lavoro e di 927.998 infortuni. Il testo del ddl, che è stato modificato nel corso della discussione, passa ora all'esame della Camera dei deputati.

“La svolta nelle politiche di promozione della salute sul lavoro è ormai avviata – hanno dichiarato il Ministro della Salute, Livia Turco e il Sottosegretario Giampaolo Patta –. Con la prossima approvazione della Camera sarà realtà. Abbiamo mantenuto la promessa di dare un nuovo quadro normativo per migliorare e rendere sinergici i servizi e le iniziative di tutela del lavoratore. Anche le Regioni hanno approvato, in sede di conferenza dei presidenti, il patto per la salute sul lavoro che prevede un Piano nazionale per la sicurezza, la triplicazione delle ispezioni fatte dalle Asl (che passeranno dalle attuali 75mila a 250mila l’anno) e la realizzazione del Sistema nazionale di monitoraggio degli infortuni e delle malattie professionali”.

Il disegno di legge contiene un insieme di disposizioni immediatamente precettive e estende l'applicazione delle norme per la sicurezza sul lavoro “a tutti i lavoratori e lavoratrici, autonomi e subordinati, nonché ai soggetti ad essi equiparati”.

Il Governo dovrà procedere ora, entro 9 mesi, alla razionalizzazione dell'apparato sanzionatorio, amministrativo e penale. Alle organizzazioni sindacali e alle associazioni dei familiari delle vittime è stata riconosciuta la possibilità di esercitare i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa per la violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni. E' previsto il “finanziamento degli investimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro delle piccole, medie e micro imprese, i cui oneri siano sostenuti dall'Inail”.

Per quanto riguarda gli appalti pubblici, si prevede di modificare il sistema di assegnazione al massimo ribasso, “al fine di garantire che l'assegnazione non determini la diminuzione del livello di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori”.

Tra le norme che entreranno immediatamente in vigore, c'è anche quella per cui in tutti gli appalti pubblici, nei contratti di somministrazione, di appalto e di subappalto, devono essere specificamente indicati i costi relativi alla sicurezza del lavoro.

Cgil, Cisl e Uil hanno apprezzato l’operato del Senato muovendo alla Camera la richiesta di muoversi con altrettanta tempestività per completare l’iter parlamentare del ddl e permettere la rapida emanazione dei decreti legislativi delegati. E’ stato, inoltre, apprezzato dai sindacati confederali il metodo di confronto instaurato dai Ministeri del Lavoro e della Salute e dalla maggioranza del Senato. Metodo che auspicano continui e che trovi alla Camera un diverso atteggiamento dell’opposizione che, contrariamente alle enunciazioni precedenti, ha deciso di non partecipare al voto finale con il chiaro intento di far mancare il numero legale. “Tutelare l’integrità psico-fisica di tutte e tutti coloro che lavorano, – hanno aggiunto i Segretari di Cgil, Cisl e Uil - in tutti i settori e in tutte le tipologie di lavoro è obbligo morale di un Paese che vuol definirsi civile. Per farlo, oltre alle leggi servono strumentazioni e risorse: chiediamo quindi al Governo e alle Regioni di prevedere i necessari stanziamenti per rafforzare i Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, così come promesso dalla Ministra Turco”.

Intanto a livello internazionale è arrivato l’ok del Consiglio Ue sulla strategia comunitaria 2007-2012  per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro elaborata dalla Commissione Ue lo scorso 21 febbraio 2007. Con una risoluzione del 25 giugno 2007 il Consiglio ha infatti espresso il suo accordo sul documento presentato dall'Esecutivo Ue, aderendo alla linea strategica che pone al centro dell'azione a tutela dei lavoratori semplificazione normativa (tramite codificazione delle norme, con particolare riguardo alla semplificazione degli oneri amministrativi), sensibilizzazione degli operatori (tramite promozione e diffusione di buone prassi nei settori ad alto rischio e nelle Pmi) e maggior prevenzione (soprattutto dei rischi muscoloschelettrici, cancerogeni e chimici).

 

 

Roma 4 luglio 2007

 

 

 

 

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