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                                     Volantino FILLEA

 

 

 

SCIOPERO GENERALE 12 DICEMBRE

SCHIAVELLA, FILLEA CGIL: GLI EDILI SI FERMERANNO 8 ORE

 

 

"Avviamo da oggi un programma straordinario di assemblee in tutti i posti di lavoro ed in tutti i territori per dare il massimo di visibilità alle ragioni dello sciopero generale del 12 dicembre, che per il settore dell'edilizia sarà di 8 ore." E' quanto afferma Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil all'indomani del Direttivo Nazionale della categoria.

"La crisi economica che ha investito il nostro Paese e la vita delle famiglie italiane ha bisogno di risposte serie, quelle che il Governo non sta dando. C'è bisogno di sostenere i redditi e le famiglie, di rafforzare le protezioni sociali ed i servizi pubblici – afferma Schiavella – c'è bisogno di investimenti per rilanciare l'economia puntando su nuove politiche industriali basate su innovazione, ricerca, qualità del lavoro, c'è bisogno di risorse per realizzare quelle infrastrutture necessarie a ridurre le distanze tra l'Italia ed il resto dell'Europa e tra il Mezzogiorno ed il resto del Paese."

Il Governo sceglie invece la strada dei "tagli indiscriminati ai servizi, ai diritti, al lavoro, ai redditi. Ancora una volta a pagare i conti di una politica sbagliata saranno i lavoratori dipendenti ed i pensionati, ancora una volta a pagare sarà il lavoro. Noi lo sappiamo bene – prosegue il leader Fillea -  perché nei nostri settori da mesi vediamo un calo costante della produzione, l'aumento di cassa integrazione, la crisi di grandi industrie e di interi distretti produttivi, la perdita di migliaia di posti di lavoro, a cominciare dai precari, dai giovani, dalle donne, dai migranti."

"Non assisteremo fermi al declino del Paese. Per questo lo sciopero generale del 12 dicembre deve essere per tutti noi, per le nostre strutture territoriali e per i nostri delegati, occasione per parlare con ogni lavoratore ed ogni lavoratrice, per spiegare le ragioni del nostro no alla manovra finanziaria ed alla riforma contrattuale di Confindustria, e per condividere le proposte per uscire dalla crisi che abbiamo presentato il 5 novembre al Palalottomatica. Da questa crisi si può uscire in due modi, rilanciando il Paese o comprimendo i diritti, le tutele, i salari e le pensioni. Ognuno è libero di scegliere da che parte stare - conclude Schiavella - noi la nostra scelta l'abbiamo fatta."

 

vai iniziative provinciali

vai all'o.d.g. approvato dal Direttivo il 13 novembre

vai manifesto sciopero

vai al Volantino tradotto in 4 lingue per lo sciopero nazionale

 

15 novembre 2008

 

 

 

 

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