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VOLANTONE SCIOPERO GENERALE

Proclamato dall’Assemblea unitaria dei delegati Cgil, Cisl e Uil lo

Sciopero  generale il 26 marzo.

“Costruiamo il futuro” la proposta del sindacato.

 

L'assemblea unitaria dei delegati di Cgil, Cisl e Uil , riunita ieri mattina al Palalottomatica di Roma, ha proclamato uno Sciopero generale di quattro ore per  venerdì 26 marzo, contro gli interventi sulle pensioni e la politica economica del governo. Lo sciopero si articolerà in manifestazioni provinciali e sarà preceduto dalle assemblee nei luoghi di lavoro. I 6.000 delegati sindacali hanno accolto con una acclamazione la proposta avanzata dal leader della Cgil Guglielmo Epifani a nome anche di Savino Pezzotta della Cisl e di Luigi Angeletti della Uil. 

''Lo sciopero generale di quattro ore per il 26 marzo prossimo che qui oggi decidiamo - ha detto Epifani -, e' molto piu' di una azione di protesta, pure necessaria per l'inaccettabile e iniquo intervento in materia previdenziale deciso del governo''. Per il leader della Cgil, di fronte a un provvedimento del genere serve ''una risposta di lotta da parte del sindacato. Anche perche' noi - ha proseguito pensiamo che la partita non sia chiusa, come si vede dalle grandi difficolta' e divisioni presenti nel governo. ''Quello che resta della delega - ha continuato Epifani -, dopo aver tolto la decontribuzione e riattivato il principio della liberta' di scelta da parte del lavoratore sul proprio Tfr, e' esplicitamente una scelta dettata dall'esigenza di riduzione della spesa in conformita' con i vincoli assunti in sede internazionale, ed e' percio' priva di equita' e di senso riformatore, ne' affronta le esigenze sociali dei lavoratori discontinui, dei giovani in formazione e dei processi di mobilita' dei lavoratori''.
L’assemblea dei quadri e delegati ieri ha anche approvato un documento unitario “ Costruiamo il futuro”, col quale le confederazioni offrono una sfida al governo a misurarsi sul piano della politica industriale, dei redditi e del welfare, opponendo una ricetta alternativa ed elaborata, rispetto a quella del centrodestra, per il governo economico e sociale dell'Italia.

Dodici cartelle che partendo da un’analisi degli errori del Governo proseguono con proposte su tutti i fronti: politiche per l’industria e l’innovazione, per la casa, il Mezzogiorno, l’ambiente, i trasporti, i contratti, le pensioni, la scuola, la formazione, le famiglie.

Proposte che dimostrano la capacità del sindacato di non fermarsi ad azioni di protesta e lotta.
Epifani nel suo intervento di apertura ha dichiarato che "ci vuole una svolta radicale di politica economica, di cultura imprenditoriale e di capacita' del sistema Paese per ripartire. La politica economica del governo - ha detto il leader della Cgil - e' infatti fallita e bisogna che tutti ne prendano coscienza con onesta' e responsabilita'''. Epifani ha chiesto che il governo abbandoni ''ogni suggestione e cultura liberista'' e ripristini il ruolo ''dell'azione pubblica'' a tutti i livelli per cercare di centrare quell'obiettivo fondamentale della politica economica che e' la crescita degli investimenti.

Per il leader della Cgil questa è una proposta alta che non rappresenta un compromesso tra i diversi sindacati ma una convergenza, una mediazione  che ha un valore importante, una buona indicazione per il futuro.

Occorre rimanere uniti e abbandonare le divisioni.

“ Sì, siamo diversi – afferma Cristiamo Ghiglia, 26 anni, della Fillea Cgil di Savona – ma si deve trovare la sintesi, uniti siamo più forti. Abbiamo più rispetto.”

“ Il Governo- continua il giovane sindacalista – ha seguito la sua linea, ha dato più alle aziende che ai lavoratori, bisognava stare insieme. Riproveranno a dividerci ma sta a noi non cedere, specie in un settore come l’edilizia che con la pratica del subappalto sta diminuendo la qualità che, per noi vuol dire rischio di tragedie”.

 

Per quanto riguarda le modalità di svolgimento dello sciopero è stato stabilito che le strutture territoriali e le categorie a livello nazionale definiranno, entro il 12 marzo, la collocazione oraria relativamente alle scelte di svolgimento delle manifestazioni.

 

Roma 11 marzo 2004

 

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