EDILI: GENOVA, FIRMATO ACCORDO INTEGRATIVO PROVINCIALE

 

E' stato siglato oggi l'accordo integrativo per la provincia di Genova tra le organizzazioni sindacali degli edili e le associazioni degli imprenditori. Tra le novità più rilevanti, l'istituzione di un osservatorio sugli appalti pubblici e sul rispetto delle misure di sicurezza nei cantieri, e la nomina di tre rappresentanti dei lavoratori per i controlli sulla sicurezza nelle imprese con meno di 15 dipendenti. L' accordo per la provincia di Genova interessa 12.000 addetti e 2000 imprese con un fatturato annuo complessivo che si aggira intorno ai 75 milioni di euro, destinato a raddoppiarsi se si considera anche l' indotto. Il contratto avrà durata triennale e scadrà nel 2005. I lavoratori edili avranno aumenti di 40 euro al primo giugno, 81 nel prossimo dicembre e 150 euro una tantum. Uno dei nodi centrali per il quale l' intesa tenta di offrire strumenti adeguati è l' emersione del lavoro nero - si calcola siano circa 3300 gli addetti non in regola nella provincia - che si traduce in violazioni gravi delle misure di sicurezza e in un continuo aumento degli incidenti. L' osservatorio, in cui saranno rappresentati costruttori, sindacati, ordini e collegi professionali, avrà un ruolo di monitoraggio e controllo sugli appalti pubblici (congruità dei prezzi, controllo dei progetti esecutivi) e sulle misure di sicurezza. Inoltre, i lavoratori impiegati nelle imprese con meno di dipendenti potranno eleggere 3 delegati per la sicurezza (le imprese con più di 15 dipendenti hanno già i loro delegati). L' accordo prevede poi che siano realizzati, a cura della cassa edile, corsi di formazione per i lavoratori e che la cassa edile rilasci un 'documento unico di regolarità contributiva' che attesti la regolarità dell' impresa nel versamento dei contributi ai suoi dipendenti. Infine, attraverso un collegamento telematico con il Comune di Genova sarà possibile per la cassa edile accertare la regolarità delle imprese a inizio dei lavori (che sarà comunicato dalla stessa amministrazione civica), durante e a fine lavori. Tutte queste misure - hanno spiegato i segretari delle organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil - sono rivolte a migliorare le condizioni di lavoro nei cantieri e a indurre le imprese a mettere in regola i loro lavoratori.