Programma di lavoro

a breve e medio termine

Proposta della Segreteria Nazionale FILLEA

 

 

I contenuti e gli atti politici conclusivi del XV Congresso Nazionale Fillea costituiscono la piattaforma generale politico-programmatica che impegna il gruppo dirigente ad ogni livello per la sua coerente attuazione.

 

Le proposte che la Segreteria Nazionale avanza alla Direzione rappresentano il programma di lavoro per la prima fase successiva al Congresso, con l’obiettivo di cogliere le priorità sulle quali si impone una iniziativa della Fillea e delle altre organizzazioni sindacali di categoria.

 

Esse non esauriscono gli impegni sull’insieme della piattaforma congressuale, impegni che vivranno nella continuità di un lavoro che trova la sua impostazione nell’esperienza che in questi ultimi anni la struttura nazionale ha sviluppato.

 

 

 

 

Priorità ed obiettivi /1

 

 

le modifiche alla normativa sugli appalti: la riforma del titolo V della Costituzione; la Legge Obiettivo ed il decreto delegato attuativo; il Collegato al decreto sulle infrastrutture e le modifiche alla Legge109.

 

 

In poco meno di un anno le novità introdotte e quelle prossime ad esserlo stanno ridisegnando in modo sostanziale il quadro normativo nel settore delle costruzioni, in particolare per quanto riguarda gli appalti.

 

Il conflitto generato sul versante delle titolarità assegnate alle regioni dalla riforma costituzionale sulle materie concorrenti rende concreto il rischio di un blocco generalizzato dell’attività del settore.

 

A questo si aggiunge lo scarto consistente tra le intenzioni dichiarate dal Governo in materia di opere strategiche da realizzare e le risorse messe a disposizione dalla Legge Finanziaria.

 

Le modifiche più consistenti alla Legge sugli appalti riguardano le norme sulla qualificazione delle imprese, l’appalto integrato, il subappalto, la progettazione, i consorzi stabili, il project financing.

 

Le proposte contenute sul decreto delegato attuativo della legge obiettivo ridefiniscono in capo al Ministero delle Infrastrutture tutti i poteri decisionali, affossando e ridimensionando i poteri di veto degli altri ministeri (Ambiente e Beni Culturali), della Conferenza dei Servizi, della VIA e delle stesse Regioni.

 

Nel complesso tali modifiche hanno un carattere negativo poiché puntano ad introdurre maggiore libertà per le imprese e nel mercato, con inevitabili conseguenze sulla trasparenza, sulla regolarità e sulla qualità dei processi. Non solo la risorsa lavoro, ma innanzitutto l’impresa rischia di veder ulteriormente arretrata la propria capacità di competere nella qualità.

 

In questo contesto l’iniziativa del sindacato di categoria per la qualità del settore, che la Fillea ha definito nei contenuti de Il cantiere qualità diventa sicuramente più complessa.

 

 

1-       Necessità di un aggiornamento delle conoscenze

della normativa modificata all’interno del quadro

dirigente della Fillea e della CGIL;

 

2-        Iniziativa nazionale per evidenziare le posizioni

della categoria sulla materia e per intervenire

sulla messa a punto del decreto attuativo della

Legge Obiettivo;

 

3-         Rapporto con le Regioni in relazione alle nuove

titolarità derivanti dalla modifica del titolo V

della Costituzione, a partire dalla approvazione

della LeggeRegionale sugli appalti).

 

 

Sulla realizzazione delle opere previste dalla Legge Obiettivo (delibera Cipe del 21.12.2001):

 

 

4-            Verifica delle opere in relazione ai programmi

delle regioni, loro finanziamenti e relativa

“cantierabilità”;

 

5-              Ipotesi di contrattazione d’anticipo per i vari

“pacchetti” locali;

 

 

 

Che fare?

 

 

Organizzare una giornata seminariale rivolta al gruppo

dirigente della Fillea e delle strutture regionali CGILper

un aggiornamento sulle modifiche alla normativa.

 

Mettere a punto una proposta (possibilmente unitaria)

di modifiche da presentare alla Commissione Parlamentare

che si occupa del decreto attuativo della Legge Obiettivo e

della delega sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

 

Aprire un confronto in ogni Regione sulla Legge Regionale

in materia di appalti, sulla base di uno schema tipo

da definire nazionalmente.

 

 

Esame delle opere contenute nella delibera Cipe per

verificare la congruità sotto il profilo dei finanziamenti e delle

modalità di affidamento dei lavori e di avvio dei cantieri.

 

Individuazione di alcune opere di particolare rilevanza

nelle quali sviluppare la contrattazione di anticipo,

sulla base dell’esperienza dell’Alta Velocità.

 

 

 

 

 

 

 

Priorità ed obiettivi /2

 

 

LA STAGIONE CONTRATTUALE: la gestione dei risultati contrattuali nel rapporto con le controparti nazionali e lo sviluppo della contrattazione integrativa a partire dal 2002.

 

La positiva conclusione dei tavoli contrattuali sul secondo biennio e, per l’edilizia, anche sulla parte economica del secondo livello non esaurisce i compiti dell’iniziativa nazionale nel confronto con le controparti.

 

Per quanto riguarda la parte normativa del settore edilizia, più di una questione deve trovare una tempestiva continuità del confronto per dare concretezza ed esigibilità alle affermazioni contenute nelle intese.

 

Si tratta in particolare della sperimentazione del lavoro temporaneo, delle politiche del lavoro e della lotta al sommerso e dell’assistenza sanitaria integrativa.

 

Al tempo stesso la vicenda contrattuale ha evidenziato la necessità di una verifica complessiva sul sistema della bilateralità e, parallelamente, l’urgenza di definire una iniziativa più marcata della categoria sul pieno decollo della previdenza complementare.

 

 

Sulla parte normativa dell’accordo ANCE:

 

 

1-            Costituzione del Comitato Nazionale per il monitoraggio

 sul lavoro temporaneo e definizione in sede Formedil delle

procedure formative;

 

2-       Messa a punto della convenzione nazionale per l’attuazione

 della Sanicard (assistenza sanitaria integrativa);

 

3-                                     Estensione e generalizzazione del DURC

(documento unico di regolarità contributiva).

 

 

 

Sul sistema bilaterale e sulla previdenza complementare:

 

 

4-        Verifica complessiva in sede nazionale della situazione

relativa alle Casse Edili, degli enti formativi e

dei comitati paritetici per la sicurezza e messa a punto

di un piano nazionale di rilancio e qualificazione

della loro funzione.

 

5-       Verifica complessiva in sede nazionale della situazione

in ordine ai vari fondi previdenziali, nel quadro di una

iniziativa sindacale che assuma l’obiettivo di una crescita

delle adesioni

 

Sugli integrativi provinciali:

 

6-                Preparazione e presentazione delle piattaforme

provinciali in coerenza con le materie

definite sul tavolo nazionale (trasferta, Ape e Apes,..)

 e con l’elaborazione Fillea sui temi della qualità

 del lavoro e dell’impresa.

 

7-  Esperienze pilota di raccordo della contrattazione

integrativa con quella territoriale confederale

in relazione alle problematiche sollecitate dalla

realizzazione di opere di particolare rilievo

(dalla contrattazione d’anticipo alla gestione

dei processi legati alla decantierizzazione).

 

 

Che fare?

 

 

Mantenere attivi tutti i tavoli con le Associazioni

imprenditoriali sulle parti normative dell’accordo

e sull’iter costitutivo dei fondi e sul loro pieno decollo.

 

Organizzare un seminario della Direzione Nazionale

allargata per impostare la fase per il

rinnovo degli accordi provinciali.

 

Coordinare le strutture interessate alla realizzazione

di progetti rilevanti (es. Alta Velocità) per definire modelli

negoziali e di confronto in grado di intervenire sui processi

complessivi (inizio e chiusura dei cantieri).

 

Convocare una iniziativa nazionale dei gruppi dirigenti per

fare il punto e definire i caratteri di una iniziativa in grado

di rilanciare la Previdenza complementare di categoria.

 

 

 

Analogamente alla previdenza, convocare iniziative

nazionali sulla formazione professionale (futuro enti

formativi) e sui Comitati Paritetici per la sicurezza.

 

 

 

 

Priorità ed obiettivi /3

 

 

l’iniziativa sul Mezzogiorno: dalla questione delle infrastrutture a quelle dello sviluppo locale nella iniziativa permanente della Fillea e della CGIL.

 

 

 

Messa a punto di una piattaforma comune con

le strutture territoriali confederali sui nodi dello

 sviluppo del Sud in relazione alla qualità

dei processi settoriali (la legalità, il mercato del

lavoro, la struttura delle imprese)

 

 

 

Che fare?

 

 

Convocare riunione delle strutture del Sud per mettere

a punto la piattaforma e definire con strutture CGIL naz.

 e territoriali un programma di iniziative.

(In preparazione nota della Segreteria Nazionale)

 

 

 

Le priorità indicate riguardano temi che derivano dallo scenario politico generale o da scadenze legate alla contrattazione di categoria.

E’ evidente che esse si innestano nell’attività “ordinaria” della Segreteria, in relazione ai programmi di lavoro di ogni singolo dipartimento.

 

Da questa griglia tematica vanno evidenziate delle dominanti comuni, una sorta di “filo rosso”, che definisca il tratto prevalente dell’iniziativa di categoria in questa stagione sindacale.

L’impegno di tutte le strutture deve essere quello di far emergere queste dominanti ad ogni livello dell’iniziativa, a partire da quella legata alla contrattazione integrativa.

 

Si tratta in particolare de:

i temi della sicurezza sul lavoro, anche in relazione alla delega del Governo che punta a modificare la normativa vigente; il lavoro sommerso, l’emersione del lavoro irregolare, la sperimentazione delle flessibilità; la questione degli immigrati con particolare riferimento agli effetti del decreto Fini-Bossi; la formazione professionale anche in relazione al ruolo futuro degli enti formativi e nel quadro della discussione sulla riforma degli ammortizzatori sociali.

Programmi di lavoro dei dipartimenti

 

(vedi allegati)

 

Allegato I: Legno e materiali da costruzione

 

 

 

Assetto Fillea Nazionale

 

Segreteria Nazionale

 

Si conferma l’attuale impianto con sostituzione di Mati con Macchiesi nelle responsabilità dipartimentali.

Intrecci ed integrazioni in ogni caso inevitabili soprattutto tra dipartimenti a carattere “orizzontale” vanno gestiti attraverso una efficace azione di coordinamento della Segreteria.

 

Apparato politico

 

Si conferma la funzione importante di supporto all’attività della Segreteria e dipartimentale.

Il processo di rinnovamento dell’apparato, ormai giunto in fase avanzata, va completato attraverso il ricambio delle esperienze maturate in questi anni.

 

A fronte di nuove acquisizioni, in parte ancora da concordare anche con la Confederazione, si tratta nel frattempo di dare luogo ad una ridistribuzione delle risorse attualmente esistenti, per riequilibrare la presenza dei funzionari nei rispettivi dipartimenti, con particolare attenzione a quelli sui quali nelle prossime settimane si concentrerà il maggior carico dell’iniziativa.

 

A regime, tuttavia, occorre mantenere il profilo di una struttura dipartimentale estremamente leggera per quanto riguarda la “pianta organica”, al fine di poter investire le risorse necessarie nelle collaborazioni con competenze mirate.

In questo quadro occorre verificare e precisare le collaborazioni in essere con Quasco, Ecosfera, CSIL e parallelamente individuare ulteriori riferimenti (vedi Università).

 
Direzione Nazionale FILLEA

 

Va rieletta al Comitato Direttivo.

La sua composizione va confermata per rappresentanza delle strutture quale criterio base.

Anche se il suo ruolo è di puro coordinamento occorre verificare l’opportunità di una maggiore presenza al suo interno di alcune rappresentanze.

 

In particolare, quali obietti da perseguire, la Segreteria ritiene necessaria una maggior presenza delle donne ed una rappresentanza dei lavoratori stranieri.

 

Apparato tecnico

 

L’apparato tecnico deve essere riorganizzato coerentemente con il nuovo assetto della struttura nazionale.

La Segreteria si impegna nella messa a punto contestualmente agli interventi sulla struttura politica nazionale di un progetto di riorganizzazione dell’apparato tecnico con l’obiettivo di un riequilibrio dei costi e di una ridefinizione delle funzioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Consulta permanente sulla Formazione Professionale

 

 

La Consulta è permanente in quanto periodicamente convocata per l’elaborazione, l’aggiornamento e la verifica delle politiche e delle iniziative Fillea sulla Formazione Professionale.

Essa è composta da rappresentanti degli enti di formazione, da strutture Fillea regionali e territoriali (Segretari, giovani funzionari e membri dei progetti), da alcune competenze in materia, collaboratori ed esperti di centri ed istituti che operano nella formazione.

 

La Consulta è il luogo della definizione delle politiche Fillea sulla Formazione professionale.

 

 

 

I progetti sui nuovi soggetti Fillea

 

Conferma dei progetti Under 30, Fillea Restauro ed attivazione del progetto sui lavoratori stranieri.

 

Per il progetto Under 30 verifica di quelli in essere con le strutture territoriali interessate, circa l’effettivo inserimento dei giovani nelle responsabilità sindacali, quale vincolo per la riconferma dell’intervento di sostegno della Fillea Nazionale ed attivazione del progetto di formazione.

Su questo punto prevedere un calendario di incontri specifici tra la Segreteria nazionale e le segreterie delle strutture interessate.

 

Per Fillea Restauro conferma dell’investimento sul coordinamento nazionale e sul Sito informatico. Per quanto riguarda la costituzione della Associazione, verifica di congruità dell’ipotesi di statuto in corso di elaborazione

 

Per gli Immigrati individuazione di una soluzione per l’inserimento nella struttura nazionale di un lavoratore straniero anche in collaborazione con altre strutture territoriali sulla base di un programma di attività da definire.

 

La Segreteria Nazionale considera questi progetti parte importante della politica di crescita dei quadri, dunque, impegno dell’intero gruppo dirigente a tutti i livelli dell’organizzazione.

 

 

 

 

 

 

Formazione sindacale

 

La formazione sindacale deve tornare ad essere leva principale e canale prioritario dell’accesso e della formazione dei gruppi dirigenti della Fillea.

 

Per rendere tale attività vincolante nelle politiche dell’organizzazione occorre che la Direzione Nazionale assuma l’impegno di presentare all’approvazione del Comitato Direttivo un progetto nazionale in grado di promuovere, coordinare e verificare lo svolgimento di tale attività.

 

In questo senso, la Segreteria è delegata ad elaborare un progetto esecutivo che assuma i seguenti criteri base:

 

Il progetto deve essere rivolto all’intera platea del quadro dirigente, con particolare attenzione alle donne.

Deve essere, quindi, un progetto comprensivo della formazione di base (delegati sindacali), formazione di accesso (giovani dirigenti) e formazione permanente (gruppi dirigenti in essere).

 

Il progetto deve disporre di una struttura modulare in grado di rendere effettivamente esigibile l’attività di formazione a tutti i livelli, considerandola parte integrante e non optionale della normale attività sindacale.

Ogni struttura, per la parte che la coinvolgerà direttamente, dovrà quindi prevedere una riorganizzazione delle proprie modalità operative, per individuare gli spazi da assegnare all’attività formativa.

 

Il progetto si articolerà su base pluriennale e sarà sostenuto da un apposito centro di costo nei bilanci di tutte le strutture, corrispondente ai costi relativi alla gestione della docenza, della produzione didattica e dello svolgimento tecnico delle attività.

 

 

La struttura nazionale vincolerà all’effettivo svolgimento del progetto di formazione il sostegno economico ai progetti finalizzati presentati annualmente dalle strutture.

Anche per questo, proporrà una modalità di verifica del progetto che coinvolgerà permanentemente le strutture regionali della Fillea.

 

 

 

Politica internazionale

 

Qui va inteso il coordinamento delle relazioni con le organizzazioni sindacali stranieri, oltre l’ordinaria attività della Federazione Europea che fa capo alle varie commissioni settoriali.

Si tratta anche di verificare l’interesse soggettivo della Fillea Nazionale ad attivare rapporti bilaterali con alcuni sindacati, a partire da quelli europei.

 

Va definita, inoltre, la collocazione della Fillea in ordine all’attività di sostegno ai paesi in sviluppo ed ai loro sindacati, nel quadro delle scelte di Progetto Sviluppo e della Confederazione.

 

Come supporto all’attività operativa o di rappresentanza la Segreteria si avvarrà della collaborazione di un quadro dirigente Fillea con una certa esperienza, non necessariamente dell’apparato nazionale.

 

 

 

 

Il Tesseramento 2002

 

 

Dopo il successo del 2001, con il superamento della soglia dei trecentomila iscritti, confermare l’obiettivo di una ulteriore crescita non è facile, anche in relazione ad un rallentamento della dinamica di crescita degli occupati nel settore registrata nell’ultimo tremestre.

 

Tuttavia, assumiamo l’obiettivo di una nuova crescita degli iscritti, anche in relazione agli spazi ulteriori di sindacalizzazione esistenti, in particolare in alcuni comparti produttivi.

La Segreteria formulerà come sempre delle proposte alle strutture che verranno discusse in una apposita riunione del dipartimento organizzazione.

 

Si propone lo svolgimento entro giugno della Festa del tesseramento, come occasione per celebrare il superamento dei trecentomila iscritti e per fare una verifica dell’andamento della campagna 2002.

 

Data, luogo e modalità dell’iniziativa, alla quale verrà invitato il Segretario Generale Sergio Cofferati, saranno decise nella prossima riunione di Segreteria.

 

 

 

Informazione ed informatizzazione

 

 

Elaborazione di un progetto unitario che contenga scelte innovative sul terreno della comunicazione e dell’informazione sindacale (rapporti con Rassegna Sindacale, Fillea 2000, …) e riconferma dell’investimento per l’ampliamento della rete informatica (informatizzazione funzioni organizzative, sito fillea, ….) con le necessarie sinergie tra le strutture Fillea.

 

In corso di elaborazione da parte della Segreteria.

 

 

 

 

Rapporti con Filca e Feneal

 

 

Considerando la maggior parte delle questioni affrontate oggetto della iniziativa unitaria del sindacato di categoria, la Segreteria ritiene necessario formulare una sintesi del programma di lavoro da proporre a Filca e Feneal, come base di discussione per un lavoro comune delle tre organizzazioni, sulla base delle proposte che anche le altre organizzazioni riterranno di avanzare.

 

 

 

 

Roma, 9 aprile 2002

 

Aprile                                   Maggio

1

1

Bologna: manifest. Naz.

2

2

       

3

3

        Comit.Perm.edilizia Fetbb

4

4

5

5

6

6

Direttivo Nazionale CGIL

7

7

Direttivo Nazionale CGIL

8

8

Direttivo Nazionale Fillea

9

Direzione Nazionale

9

Consulta sulla formazione

10

10

11

Incontro Ance

11

12

12

Perugina-Assisi straord.

13

13

Seminario sugli integrativi

14

14

Seminario sugli integrativi

15

Incontro artigiani

15

Incontro Artigiani-Ance

16

Sciopero Generale

16

      Barcellona:

17

17

        Congresso MCA-UGT

18

18

19

19

20

Perugia: manifest. Naz.Cgil

20

21

21

Bureau Fetbb

22

22

Esecutivo Fetbb

23

23

24

24

25

Milano: manifestazione naz.

25

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26

27

27

28

28

29

29

Previdenza e sanità integrativa

30

30

Iniziativa naz. sicurezza

31

 

 

Giugno                                  Luglio

1

1

2

2

3

3

4

4

5

5

6

6

7

Festa del Tesseramento

7

8

8

9

9

10

10

11

11

12

12

13

13

14

          Stoccolma

14

15

          Congresso Byggnad

15

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17

17

18

18

19

19

20

20

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26

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29

29

30

30

31

 

 

Allegato I

 

CALENDARIO DEGLI IMPEGNI E PRIORITA’ DI LAVORO

 DEL DIPARTIMENTO “LEGNO E MATERIALI DA COSTRUZIONE”

periodo aprile - luglio 2002

 

 

 

Impegni già calendarizzati

 

 

·    10 aprile  -  Perugia: coordinamento COLACEM e incontro con azienda

 

·    15           -  Piacenza: trattativa gruppo RDB 

 

·    16           -  Sciopero generale

 

·    19           -  Milano: Assemblea annuale Fondo ARCO 

 

·    22           -  Roma: Coordinamento RDB Valdadige

 

·    23           -  Roma: Assemblea annuale Fondo CONCRETO (mattina)

 

·    23           - Roma: Commissione Nazionale Cemento FILLEA  (pomeriggio)

 

·    24           - Roma: Commissioni Cemento FILLEA-FILCA-FENEAL

 

·    10 maggio  - Bolzano: Incontro con gruppo  LAFARGE per informativa contrattuale

 

·    13/14      -  Direzione Nazionale FILLEA

 

·    16           -  Prima riunione Commissione Inquadramento Laterizi/Manufatti

 

·    21           - Roma: Commissione Nazionale Laterizi FILLEA (mattina) 

 

·    21           -                                           Lapidei FILLEA (pomeriggio)

 

·    29           -  (da confermare): Riunione Fillea nazionale sui Fondi Pensione

 

·    4 giugno   -  (da confermare): Commissione Nazionale Legno FILLEA

 

·    11           -  Commissione Inquadramento Cemento

 

 

 

 

 

 

 

 

IMPEGNI DA CALENDARIZZARE E/O DA IMPOSTARE

COME ATTIVITA’ DEI PROSSIMO MESI

 

 

 

 

·          Vicenda Contrattuale Artigiani: assumere decisioni

·        su iniziative per aprire il            confronto.

 

·          Riprendere confronto con Federlegno e le altre controparti

·        contrattuali sulle politiche industriali per il settore;

·          Rilanciare attività dell’Osservatorio OLMA.

 

·          Prosecuzione lavoro della Commissione Inquadramento.

 

·        Incontri su informativa con i gruppi dei pannelli

·        (già richiesti).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A maggio 

 

·      Costituzione dei Coordinamenti RSU nei gruppi: 

    ITALCEMENTI  -  BUZZI UNICEM – CEMENTIROSSI

– SACCI – ZILLO -    CEMENTIR  -  COLACEM .

·    Incontro  con Federmaco su informativa contrattuale di settore.

 

A giugno:

 

·    Incontri di verifica annuale con i Gruppi sull’attuazione

·    degli Accordi e sul Premio di Risultato.

 

A Luglio:    

 

·    Primo bilancio sul lavoro della Commissione Inquadramento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

·      Preparazione piattaforme per rinnovo Accordi

·    in scadenza: DANESI - COPARFIN.

 

·    Incontro con ANDIL – ASSOBETON su

·    informativa contrattuale di settore.

 

·    Incontri per informativa (già richiesti) con

·    i gruppi: DANESI  -  STABILA –

      COTTO Possagno  -  WIERERBERGHER Brunori

 -  SAINT GOBAIN -  FBM.

 

 

 

 

Sollecitare la ripresa dei lavori della Commissione

Paritetica per l’inquadramento.

 

Riprendere l’iniziativa sindacale per il rinnovo degli

accordi territoriali scaduti da tempo e non ancora

rinnovati (Puglia, Sicilia, Sardegna, Milano per inerti…).

 

Incontro annuale sul settore.

 

 

 

 

 

 

 

 

PER TUTTI I SETTORI

 

 

Inoltre, compatibilmente con le priorità sopra elencate, con l’evoluzione delle lotte sindacali in atto, ed anche con la temporanea riduzione delle energie umane impegnate nel lavoro del Dipartimento, si proverà ad impostare, già prima della pausa estiva, un lavoro di  verifica, assieme al Dipartimento Organizzazione, delle politiche per il reinsediamento e la crescita organizzativa della FILLEA negli impianti fissi; percorsi formativi e/o di aggiornamento per le RSU e gli RLS, unitamente con le Segreterie  regionali; e continueremo il lavoro di costruzione dei coordinamenti (intanto FILLEA, poi anche unitari) dei grandi gruppi dislocati sul territorio nazionale.

 

E comunque, alla ripresa autunnale, sarà impostato un lavoro mirato all’approfondimento delle tematiche contrattuali e di settore, finalizzato alla individuazione delle priorità rivendicative attorno a cui costruire, in primavera, le varie Piattaforme per il rinnovo dei Contratti Nazionali, che dovranno essere rinnovati nella seconda metà del 2003.