ALL’ INIZIATIVA DELLA FILLEA-CGIL DI TERAMO

Il Presidente della Repubblica,   Carlo Azeglio Ciampi, ha portato all'attenzione del Ministero   del Lavoro e delle politiche sociali un'iniziativa avviata dalla   Fillea-Cgil di Teramo per chiedere l'approvazione di una legge   che consenta ai lavoratori edili di andare in pensione non oltre   i 60 anni di eta': dal teramano erano state inviate a Ciampi   20 mila cartoline firmate da altrettanti lavoratori. La Presidenza della Repubblica ha inviato una lettera alla   Fillea-Cgil comunicando l'interessamento al problema.  ''I lavoratori edili - ha spiegato in conferenza stampa a   Pescara il segretario della Fillea-Cgil di Teramo, Amedeo   Marcattili - che si vorrebbe far continuare a lavorare fino a 65   anni, sono impegnati in un'attivita' usurante e pericolosa.  Il problema in Abruzzo interessa 34.600 addetti: 9.500 in   provincia di Teramo, 9.500 in provincia dell'Aquila, 7.100 a   Chieti e 8.300 a Pescara. Nel Teramano, il 27,9% ha tra i 14 e i   29 anni di eta'; il 49,1% tra i 30 e i 50 anni; il 18% tra i 51   e i 60 anni; il 4,36% tra 61 e 65 anni; lo 0,6% oltre i 65 anni. ''Andrebbero stanziati finanziamenti specifici - secondo il   segretario regionale della Fillea-Cgil, Paolo Castellucci - per   sostenere le categorie disagiate e a rischio come gli edili, con   norme che prevedano ammortizzatori sociali da utilizzare per   mandarli in pensione prima dei 65 anni, ma mantenendo livelli di   retribuzione adeguati a quelli degli altri lavoratori. E' una   questione di civilta''' . Marcattili ha evidenziato il numero delle giornate di lavoro   che ogni anno gli edili perdono e che non vengono conteggiate ai   fini della pensione. Nel Teramano, le ore medie di lavoro per   addetto sono 115 al mese, equivalenti a 14,3 giorni. Le malattie   sottraggono complessivamente 673 mila ore di lavoro l'anno, pari   al 5,6% del totale; gli infortuni 396.577 ore annue, pari al   3,3%. I giorni di disoccupazione senza indennizzo sono 37 ogni   anno per addetto, mentre la disoccupazione speciale ammonta a   tre mesi l'anno per addetto. La cassa integrazione guadagni per   maltempo arriva in media a cinque settimane l'anno per ciascun   lavoratore.

''Negli ultimi dieci anni - ha sostenuto Marcattili - sono   stati 3.300 gli edili affetti da malattie non riconosciute da   Inps e Inail, derivanti dalla particolare usura del lavoro, come   artrosi, bronchiti croniche, invecchiamento precoce''.  Se un lavoratore viene licenziato a 61 anni - ha aggiunto   Giampaolo Di Odoardo della segreteria regionale della Cgil -   ''come e' facile che accada in questo settore, i 40 anni di   contributi non li avra' mai, perche' nessuna ditta lo   riassumera', per motivi di convenienza economica e di sicurezza.    La Fillea-Cgil ha fatto appello ai parlamentari abruzzesi   ''gia' ripetutamente sollecitati, affinche' si accorgano del   problema sul quale il Presidente Ciampi e' subito intervenuto, e   presentino una proposta di legge in proposito''.

6 dicembre 2004