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Censis: alto rischio in 4 aziende su 10 Una ricerca evidenzia fenomeni di una marcata rischiosità sul lavoro, maggiormente diffusa al Centro Nord.
Degli oltre 4 milioni di aziende italiane che operano sul territorio nazionale, circa il 38% presenta "fenomeni di una marcata rischiosità sul lavoro", particolarmente concentrata nel settore industriale del Centro Nord e del Nord Est. Il 27,2% delle imprese concentrate prevalentemente nel Sud e nelle Isole, operano invece in condizioni di irregolarità diffusa, che si riflette in modo diretto sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Solo il restante 35% è costituito da aziende che registrano livelli di rischio meno esasperati. E' quanto emerge dalla ricerca "Guardare avanti: l'impegno dei periti Industriali per la sicurezza sul lavoro” realizzata dal Censis per conto dei Periti Industriali, che chiedono "una maggiore distribuzione di ruoli e competenze per capire chi deve applicare le norme e affiancare l'imprenditore". Dal rapporto emerge che i consulenti rivestono un ruolo rilevante, in quanto nel 38,7% dei casi partecipano direttamente alla gestione della sicurezza in azienda e in province come Milano e Bologna, che hanno un sistema di sicurezza più progredito, si registra una presenza più marcata di professionalità esterne e una dinamica più contenuta degli eventi infortunistici. L'indagine del Censis evidenzia inoltre i diversi livelli di sicurezza tra le varie province italiane, sebbene il potenziale di rischio aziendale della sicurezza sul lavoro si presenti elevato in tutta la penisola. Analizzando il modello di "safety managing" di circa 500 aziende, tra il 2004 e il 2005 - secondo i dati - l'andamento degli infortuni è risultato stabile nell'86,4% delle aziende intervistate e sono più numerosi i casi di aziende che hanno visto diminuire gli infortuni (10,5%) rispetto a quelle che hanno registrato un incremento (3,1%). Esiste, inoltre, una correlazione positiva tra il volume degli investimenti e il calo tendenziale degli infortuni: le aziende che tra il 2004 e il 2005 hanno investito più di 50 mila euro in sicurezza sono le uniche a non aver registrato un incremento degli infortuni. Lo studio, infine, mette in evidenza che per il 92,4% delle imprese la sicurezza non è un costo mal sopportato, ma parte dell'essenza stessa del fare impresa.
Roma 13 marzo 2007 |
©Grafica web michele Di lucchio