Recupero ambientale e governo urbanistico del territorio

Le proposte della Fillea Cgil per creare nuove occasioni di lavoro

 

L’industria e l’ambiente: due settori che possono trovare un punto di incontro e favorire l’occupazione. Su questo tema la Fillea Cgil ha organizzato a Cagliari la Conferenza Nazionale delle Costruzioni dal tema “Recupero ambientale e governo del territorio per creare nuove occasioni di lavoro”.

Sviluppo della bioedilizia e della bioarchitettura, bonifica delle aree soggette a degrado, la riconversione delle aree industriali dismesse, la riqualificazione del tessuto urbano, il riciclo dei rifiuti prodotti dalle demolizioni e dalle ristrutturazioni: sono solo alcuni degli interventi sui quali il sindacato degli edili della Cgil è impegnato.

“La questione ambientale – sostiene il Segretario Generale della Fillea Cgil, Franco Martini - è anche questione sociale ed economica, nel senso che va affermata una idea della sostenibilità che assume la dimensione sociale come cardine dell’equilibrio ambiente - economia, la sostenibilità come elemento intrinseco del governo dello sviluppo.

Gli elementi qualitativi dello sviluppo (diritti, ambiente, sostenibilità sociale) costituiscono essi stessi fattori di sviluppo (opportunità nuove, qualificazione della concorrenza, stimolo alla ricerca, ecc.).

Inoltre vi è una connessione profonda che lega le politiche ambientali alle politiche industriali, perché la qualità dei processi produttivi e dei prodotti condizionano la qualità dei processi di sviluppo; di qui la centralità delle politiche industriali di settore.”

“Nella nostra regione sottolinea il Segretario Generale della Fillea Sardegna, Carmelo Farci, le questioni che riguardano il recupero ambientale sono molte. E in una regione con vocazione al turismo la battaglia contro l’erosione delle coste ad esempio diventa elemento prioritario per la difesa del territorio.

Bisogna – aggiunge Farci - sostenere un assetto territoriale ed urbanistico equilibrato, che riduca il consumo di suolo e di aree naturali, promuova la gestione ottimale delle risorse e la qualità degli insediamenti urbani, persegua il policentrismo, l’integrazione funzionale fra aree a vocazione diversa, la cooperazione, la sostenibilità ambientale. Infine – sostiene Farci – in Sardegna si potrebbe favorire nuova occupazione dalla bonifica e la rinaturalizzazione delle aree soggette a degrado (aree industriali dimesse, siti contaminati, discariche, aree minerarie dimesse).”

 

 

Cagliari 28 ottobre 2002

 

LE PROPOSTE DELLA FILLEA CGIL