COMUNICATO STAMPA

 

Critiche della Fillea Cgil al decreto sulla qualificazione del General Contractor.

 

Domani,  il Consiglio dei Ministri dovrà esaminare il decreto sulla qualificazione del Contraente Generale, il cui contenuto non ha tenuto conto delle osservazioni che i sindacati di categoria CGIL –CISL – UIL avevano inviato al Ministero delle Infrastrutture.

Il provvedimento così configurato – sostiene Mauro Macchiesi, Segretario Nazionale della Fillea Cgil - porterà alla creazione di due mercati dei Lavori Pubblici, con conseguenze negative per la qualificazione.

Le imprese di General Contractor qualificate in base ai criteri definiti nella Bozza di decreto in discussione diventano delle società che sostituiscano la Pubblica Amministrazione negli appalti pubblici, ma non saranno direttamente impegnate nella esecuzione dei lavori.

Inoltre, - continua Macchiesi - non essendo previsto nessun riconoscimento risarcitorio per il lavoro svolto, i margini di guadagno saranno ricercati nell’assegnazione dei lavori con il massimo ribasso, e la conseguente esasperazione in negativo delle procedure della 109.

Il normale subappalto si configurerà come un subappalto di terzo grado, mentre la procedura avverrà in un regime legislativo privatistico e non più pubblico, avendo gli organi preposti dell’Unione Europea definito la figura del Contraente Generale già un “appaltatore”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutto questo porterà a comprimere i costi per il personale, pregiudicando il rispetto dei diritti, in particolare quelli della sicurezza.

Dequalificando la fase realizzativa si dequalifica anche la qualità dell’opera realizzata.

Per queste ragioni - conclude Mauro Macchiesi - sarebbe stata molto più efficace una deroga all’attuale normativa della 109 per un numero definito di grandi opere e su ognuna di esse qualificare il General Contractor.

Si sarebbe così tenuto unito l’intero ciclo della realizzazione dell’Opera eliminando i passaggi parassitari del ciclo a tutto vantaggio della qualificazione del Sistema di Impresa, nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori e della concorrenza leale fra imprese, senza ricorrere al lavoro nero e al caporalato.

 

 

 

 

 

 

        Ufficio stampa Fillea Cgil – Mercedes Landolfi Cell. 3290733079

 

Roma 13 febbraio 2003