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LA FILLEA CGIL PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE EUROPEA DEL 15 OTTOBRE CONTRO LA DIRETTIVA BOLKESTEIN
La Direttiva
Bolkestein, dopo la manifestazione europea dello scorso 19 marzo, è tuttora in
discussione,
Per questo il prossimo 15 ottobre è stata indetta una Giornata Europea di mobilitazione, nella quale i sindacati e i movimenti torneranno in piazza in tutte le capitali europee. Il concentramento a Roma è previsto in Piazza della Repubblica, nello spazio antistante ex Museo delle Cere, alle ore 14,30. La manifestazione terminerà in Piazza Navona.
Per il settore edile il principio del paese di origine, cardine della Direttiva, ha conseguenze estremamente negative, in quanto consente imponenti fenomeni di dumping sociale, stimola le imprese edili a spostare la sede legale nei paesi a più debole protezione sociale per aggirare le regole nazionali, vanifica tutta la normativa sulla regolarità contributiva e contrattuale delle imprese del settore.
Le organizzazioni sindacali delle costruzioni, insieme con l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, hanno già manifestato la propria contrarietà alla Direttiva sia al Governo italiano, che al Parlamento Europeo.
Per questi motivi la Segreteria Nazionale della Fillea Cgil impegna le proprie strutture a partecipare alla Giornata Europea di mobilitazione del 15 ottobre e alla manifestazione di Roma, per dire no alla Direttiva Bolkenstein e all’attacco alle condizioni dei lavoratori.
Comunicato CGIL La BOLKESTEIN continua la sua corsa. Fermiamola con la mobilitazione
La grande manifestazione europea contro la Bolkestein di Bruxelles del 19 marzo 2005 che ha visto la partecipazione convinta di forze sociali, partiti, movimenti e di tanti cittadini, ha prodotto il rallentamento dell’iter parlamentare della Direttiva, ma non il suo blocco.Ora la mobilitazione deve riprendere a partire dalla giornata europea del 15 ottobre, a favore di un EUROPA sociale basata su più occupazione, su servizi pubblici di qualità, come ricchezza dello spazio comune europeo, sui beni comuni, sui diritti dei cittadini, sui diritti del lavoro. Questi beni che rappresentano il fondamento dell’EUROPA, delineata con la strategia di Lisbona, già sotto attacco a causa delle politiche governative liberiste che spingono per un’idea di sviluppo a scapito dei diritti e della stabilità del lavoro, sono oggi minacciati alla radice nella loro esistenza da una direttiva che interviene:
- tramite la piena commercializzazione dei servizi di interesse generale e degli altri servizi pubblici con i quali i singoli Stati e gli altri soggetti istituzionali responsabili (Regioni, Enti Locali) garantiscono uguaglianza, universalità, crescita sociale; - tramite il principio del Paese di Origine che rappresenta uno sfrenato dumping sociale e la negazione di tutte le conquiste sociali nel campo dei diritti fondamentali delle persone, ad iniziare dalle funzioni garantite dalla Costituzione (salute, assistenza, cultura, istruzione, sicurezza, beni comuni, acqua); - tramite la violazione dei diritti del lavoro, dei diritti sindacali, della contrattazione, della salute e sicurezza sul lavoro, che verrebbero stracciati dalla normativa sul distacco dei lavoratori.
Su questi temi, per rilanciare un Europa basata su occupazione di qualità e servizi pubblici efficaci ed universali, per dire NO alla Direttiva Bolkestein e a sostegno della piattaforma della Confederazione Europea dei Sindacati, la CGIL partecipa alla Giornata Europea di Mobilitazione del 15 ottobre con la Manifestazione di Roma e che vedrà analoghe iniziative in molte capitali europee.
Segreteria nazionale Cgil
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©Grafica web michele Di lucchio