Firmata dai principali organismi rappresentativi dell’industria europea
dell’edilizia la “dichiarazione di Bilbao”.
La presidenza olandese dell’Unione europea e sei dei principali
organismi rappresentativi dell’industria europea dell’edilizia, un
settore del peso di 900 miliardi di euro, alla conclusione della
Settimana sulla Sicurezza e la salute sul lavoro in edilizia, hanno
proceduto alla firma di una storica dichiarazione con la quale è stato
formalizzato l’impegno ad adottare misure specifiche per migliorare le
norme di sicurezza e salute del settore.
Nonostante i recenti progressi, l’industria dell’edilizia, un settore
nel quale lavorano più di 12 milioni di persone, presenta uno dei
livelli meno soddisfacenti in termini di sicurezza e salute in Europa.
Dalle più recenti statistiche disponibili relative all’Europa
pre-allargamento, si evince che ogni anno vi sono quasi 1 200 decessi
tra i lavoratori del settore e più di 800 000 infortuni che comportano
un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni. Il costo finanziario per
l’UE, in ragione della perdita di produttività, dei costi sanitari e
altre spese, è ritenuto superiore a 75 miliardi di euro all’anno,
ovverosia 200 euro pro capite.
La dichiarazione di Bilbao, firmata il 22 novembre 2004 nel corso del
vertice europeo sulla sicurezza nell’edilizia (organizzato
congiuntamente dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul
lavoro e dalla presidenza olandese dell’UE), individua cinque azioni
fondamentali da attuare per migliorare le norme di sicurezza e salute
nel settore europeo dell’edilizia, ossia:
·
integrare le norme di sicurezza e salute nelle politiche contrattuali,
corredandole di linee guida per l’acquisto di beni e servizi;
·
assicurarsi che la sicurezza e la salute siano prese in considerazione
nelle fasi di concezione e pianificazione dei progetti edilizi;
·
procedere ad ispezioni in loco ed avvalersi di altre tecniche per
incoraggiare un numero crescente di imprese a conformarsi alle
legislazione in materia di sicurezza e salute;
·
elaborare linee guida per agevolare il rispetto della legislazione in
materia da parte delle imprese, in particolare le piccole e medie
imprese (PMI);
·
promuovere norme più rigorose di sicurezza e salute mediante il dialogo
sociale e accordi su formazione, obiettivi di riduzione degli infortuni
e altre questioni.
Le organizzazioni che hanno firmato la dichiarazione di Bilbao sono le
seguenti: Federazione europea dell’industria edile (ECIF); Federazione
europea dei lavoratori edili e del legno (EFBWW); Confederazione europea
dei lavoratori edili; Federazione europea delle associazioni di
consulenza ingegneristica (EFCA); Consiglio europeo degli architetti
(ACE); Consiglio europeo degli ingegneri civili (ECCE).
Hans-Horst Konkolewsky, direttore dell’Agenzia europea per la sicurezza
e la salute sul lavoro, ha rilevato: “Il vertice europeo sulla sicurezza
nell’edilizia ha chiarito la strategia e le azioni necessarie per
migliorare le norme di sicurezza e salute nel settor edilizio; la
dichiarazione di Bilbao si configura come l’impegno che è necessario per
concretizzare tale strategia. Sulla scorta di tale dichiarazione, ci
attendiamo miglioramenti significativi delle norme di sicurezza e salute
nel settore edilizio europeo e una riduzione adeguata dei costi, sia
sotto il profilo umano che finanziario. Tali obiettivi rientrano negli
interessi di tutti: imprese, lavoratori e clienti.”
“La Commissione e il Parlamento europeo salutano la Settimana europea
per la sicurezza nell’edilizia”
Ogni anno gli incidenti nel settore dell’edilizia provocano 1 200 morti
e causano oltre 800 000 infortuni, con un costo per l’Unione europea di
oltre 75 miliardi di euro. La Settimana europea per la sicurezza
nell’edilizia (18-22 ottobre 2004) mira a ridurre questo pesante
bilancio in termini di vite umane e di costi finanziari.
Il Direttore generale per l’occupazione e gli affari sociali della
Commissione, Odile Quintin e il deputato europeo Stephen Hughes,
portavoce del Parlamento europeo per la sicurezza e la salute,
affiancato dai principali rappresentanti dell’industria e dei lavoratori
del settore edile dell’Unione europea, hanno presentato dati e
iniziative relative alla campagna sulla sicurezza in edilizia.
L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro sta
organizzando un’importante campagna, volta a combattere gli incidenti
sul posto di lavoro e i disturbi per la salute nel settore
dell’industria edile europea. Nell’ambito di questa campagna,
organizzata in stretta collaborazione con le autorità nazionali, i
partner sociali ed altri attori chiave del settore edile, saranno
organizzate fino a 10 000 attività in tutta Europa. Dal canto suo,
l’Agenzia ha distribuito oltre 4 milioni di opuscoli informativi ai
principali attori dell’industria edile europea ed ha creato un apposito
sito Internet che, secondo le previsioni, dovrebbe ricevere più di un
milione di visite.
Odile Quintin ha sottolineato come:”I livelli degli infortuni sono alti
ma si riscontrano segni di miglioramento. Le morti sono diminuite da
1,300 a 1,200 all’anno e il numero totale degli infortuni annuali e
sceso da 850,000 a 822,000. Queste cifre dimostrano che la legislazione
sulla salute e sicurezza della Comunità europea sta dando dei risultati.
Tuttavia, non e sufficiente avere una legislazione, bisogna anche
implementarla e soprattutto bisogna creare una cultura di prevenzione.
Ogni cinque secondi si verifica un incidente nei luoghi di lavoro. Tutti
coloro i quali sono coinvolti, dalle autorità pubbliche, ai datori di
lavoro e ai lavoratori, devono partecipare per affrontare questo
problema e per prevenire gli infortuni implementando la legislazione,
come per esempio la Direttiva relativa alle prescrizioni minime di
sicurezza e di salute da attuare nei cantieri edili temporanei o
mobili.
Dal canto suo Stephen Hughes ha affermato: “Si dovrebbe fare di più a
tutti i livelli del governo, dell’industria, dei lavoratori e della
società in Europa per ridurre l’insostenibile bilancio di oltre 1 000
morti l’anno nel settore edile. Solo oggi nell’Unione europea si
verificheranno ben più di 2 000 incidenti nell’edilizia. I governi e le
autorità pubbliche dell’Unione europea dovrebbero fare di più per
prevenire i rischi nel settore dell’edilizia. Innanzi tutto, si dovrebbe
fare di più per far osservare la legislazione europea in quest’ambito,
poiché sappiamo che oltre la metà dei cantieri ispezionati in Europa non
rispetta la legislazione comunitaria in materia di sicurezza e salute.
In secondo luogo, giacché i progetti edili nel settore pubblico
rappresentano almeno un quarto[3] delle commesse dell’industria edile,
gli Stati membri e le autorità locali e regionali di tutta l’Unione
europea dovrebbero compiere uno sforzo comune per fissare standard
elevati in materia di sicurezza e salute nei progetti di costruzione che
essi stessi commissionano. Tale approccio è ora apertamente incoraggiato
dalla direttiva sugli appalti pubblici, recentemente adottata, e
sosterrà a pieno l’effettiva attuazione della direttiva UE sulla
sicurezza nei cantieri”.
Ulrich Paetzold, Segretario generale della Federazione europea
dell’industria edile (FIEC), e Harrie Bijen, Segretario generale della
Federazione europea dei lavoratori edili e del legno (EFBWW), durante la
conferenza stampa hanno rilasciato una dichiarazione congiunta a pieno
sostegno della campagna. Le parti sociali europee stanno lavorando ad un
accordo specifico per ridurre il numero d’incidenti e migliorare la
salute lavorativa nel settore e renderanno noti i particolari
dell’accordo in occasione del Vertice europeo sulla sicurezza
nell’edilizia che si terrà a novembre.
Il Direttore dell’Agenzia, Hans-Horst Konkolewsky, nel riconoscere il
forte impegno della Commissione europea, del Parlamento europeo e delle
parti sociali europee a garantire standard elevati nell’ambito della
sicurezza e della salute nel settore edile, ha dichiarato che “il
principale obiettivo della Settimana europea è promuovere la cultura
della prevenzione nell’industria edile europea. La Settimana europea per
la sicurezza nell’edilizia è il più grande evento europeo in materia di
salute e sicurezza e il nostro obiettivo comune è ridurre il drammatico
numero di incidenti e migliorare la salute lavorativa nel settore
dell’edilizia. La settimana dedicata alla campagna, però, non resterà
isolata. A seguito di questa iniziativa, l’Agenzia organizzerà il “1º
vertice europeo sulla sicurezza nell’edilizia” il 22 novembre a Bilbao
(Spagna). L’obiettivo del vertice è concretizzare gli sforzi di
prevenzione dell’Europa e tradurli in impegni tangibili sulla sicurezza
nell’edilizia da parte dei principali attori europei.”
Alcuni elementi chiave della salute e della sicurezza nell’edilizia in
Europa:
1. Si stima che, nel settore edilizio, gli incidenti e i problemi per la
salute costino all’Unione europea 75 miliardi l’anno.
2. Ogni anno restano vittima di incidenti mortali 1 200 lavoratori
(senza calcolare i decessi causati da malattie professionali come il
cancro provocato dall’amianto).
3. Si registra un totale di 822 000 incidenti l’anno (incidenti che
comportano la perdita di 3 giorni di lavoro).
4. 600 000 lavoratori edili, ogni anno, sono costretti a svolgere le
proprie prestazioni in luoghi dove sono presenti fibre di amianto.
5. Quasi un dipendente su cinque nel settore (17%) è esposto in
permanenza a livelli elevati di rumore.
6. Quasi un dipendente su cinque (19%) è costantemente esposto a
vibrazioni (la sindrome da vibrazioni mano-braccio è un disturbo comune
tra i lavoratori del settore).
7. Quasi la metà (48%) dei lavoratori edili soffre di mal di schiena.
8. Più di un terzo (36%) lamenta problemi muscolari nella regione del
collo e delle spalle.
Il Pacchetto informativo sulla Settimana europea per la sicurezza e
la salute sul lavoro con le informazioni generali può essere scaricato
all’indirizzo e mail