
- Home
- Segretario Generale
- Segreteria Nazionale
- Dipartimenti
- Documenti
- Contrattazione
- News
![]() |
|
|
Lotta al lavoro sommerso | ||
Grande impegno di Governo e Sindacati per arginare la piaga del lavoro irregolare che coinvolge 4 milioni di lavoratori, per il 18% del Pil
Sarà una fase di importante attività, quella che impegnerà nei prossimi giorni Governo, Sindacati e Confindustria sul terreno della lotta al lavoro sommerso, attività connessa alla predisposizione della prossima legge finanziaria che, trattando delle problematiche della lotta alla precarietà e al lavoro nero, di fatto porterà ad una rivisitazione dell’intera legislazione sul lavoro. Il governo punta a un grande patto con le parti sociali sulla lotta al lavoro irregolare. E’ quanto annunciato dopo il primo incontro, tenutosi il 30 agosto scorso, con i Ministri del Lavoro Cesare Damiano e delle Infrastrutture Antonio Di Pietro. Alla riunione hanno partecipato Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, mentre le altre associazioni sono state convocate dai Ministri per il 5 settembre.
Damiano ha ribadito che la lotta al lavoro nero è «un tema
fondamentale di questo governo» e ha annunciato nuovi interventi
contro il sommerso entro la fine dell'anno a partire dalla revisione
della normativa sugli appalti e dall'estensione a tutti i settori
del Durc ( Documento unico di regolarità contributiva) e della norma
prevista per l'edilizia sull'obbligo di comunicare l'avvenuta
assunzione il giorno prima dell'inizio del lavoro. Nella definizione
delle gare di appalto secondo il ministro bisognerà inserire
riferimenti e standard di sicurezza e di retribuzione minima mentre
la comunicazione precedente all'inizio del lavoro dovrebbe servire a
evitare il fenomeno della comunicazione dell'assunzione nel giorno
in cui si verifica l'incidente al lavoratore irregolare. I Ministri hanno espresso generale condivisione sui punti della piattaforma Cgil-Cisl-Uil del luglio scorso, impegnandosi a reperire le risorse necessarie, in legge finanziaria o in atti legislativi contestuali ai tempi della legge, che rendano possibile: ü assicurare una più efficace azione ispettiva, rafforzando il coordinamento tra i diversi servizi ispettivi, incrementando le risorse necessarie per lo svolgimento del servizio (trasferte, dotazioni informatiche, formazione ed aggiornamento, banche dati interconnesse, ecc.), rafforzando il processo di riscossione del contenzioso; ü predisporre gli indici di congruità cui finalizzare meglio l’azione ispettiva; ü assicurare, d’intesa con il Ministro Ferrero, all’immigrato clandestino in grado di dimostrare la condizione lavorativa in atto o cessata a seguito dell’attività ispettiva, il permesso di soggiorno; ü assicurare, d’intesa con il Ministro De Castro, norme specifiche per l’agricoltura; ü predisporre un fondo nazionale di sostegno, tramite piani locali, alle imprese emerse e alla copertura dei diritti previdenziali dei lavoratori; ü generalizzare l’obbligo di comunicazione ai CPI delle assunzioni il giorno prima dell’inizio del rapporto di lavoro; ü generalizzare il ricorso al DURC; ü adottare le misure correttive ed integrative riguardo alle procedure di appalto per opere e servizi affinché siano garantite trasparenza negli affidamenti, garanzie occupazionali e normative ai lavoratori coinvolti, impegni espliciti e verificabili sulla sicurezza da parte delle imprese aggiudicatarie. Sarà predisposto un gruppo tecnico che dovrebbe riunirsi subito dopo la riunione del 5 settembre, con lo scopo di discutere e possibilmente definire tecnicamente i testi da inserire in legge finanziaria, nonché di approfondire i temi che abbisognano di tempi più lunghi. Cgil, Cisl e Uil hanno espresso unitariamente la soddisfazione nel veder recepiti lo spirito e l’ispirazione della piattaforma, riservandosi ovviamente di partecipare attivamente al gruppo tecnico, e di esprimere un giudizio di merito al termine di quel percorso. Posizione favorevole sulle intenzioni del Ministro è venuta anche da Confindustria che si è riservata di valutare meglio i singoli provvedimenti. La partecipazione ai lavori del gruppo avverrà con il coinvolgimento delle categorie interessate. Sempre per quanto riguarda l’edilizia, un altro importante stop al lavoro sommerso arriverà ad ottobre dall’articolo 36-bis del decreto Bersani, i provvedimenti riguarderanno anche la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 186 dell' 11 agosto 2006, infatti, è stata pubblicata la legge n. 248 del 4 agosto 2006 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 luglio 2006 n. 223, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica nonchè interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale. A partire dal 1°ottobre il personale occupato nei cantieri dovrà essere munito di un’apposita tessera di riconoscimento con fotografia che dovrà essere esposta. Questa disposizione riguarderà anche i lavoratori autonomi. Le imprese con meno di dieci dipendenti potranno assolvere l’obbligo mediante annotazione su apposito registro di cantiere che dovrà essere regolarmente vidimato. La sanzione per i datori di lavoro che non rispetteranno la norma comporterà una multa da 100 a 500 euro per ciascun lavoratore che non sarà munito della tessera, il lavoratore che pur possedendola non la esporrà andrà incontro ad una sanzione da 50 a 300 euro. Il personale ispettivo del ministero del lavoro e della previdenza sociale potrà, inoltre, sospendere i lavori nei cantieri, anche su segnalazione dell’Inps e Inail, qualora riscontri impiego di personale in nero in misura superire al 20% del totale dei lavoratori regolari impegnati nel cantiere, o in caso di reiterate violazioni delle norme in materia di sicurezza, di tempi di lavoro, riposi giornalieri e settimanali. Sempre i servizi ispettivi informeranno tempestivamente il ministero delle infrastrutture affinché si provveda ad emanare, nei confronti delle imprese inadempienti, provvedimenti di interdizione alla contrattazione con pubbliche amministrazioni e alla partecipazione a gare pubbliche.
Roma 5 settembre 2006
|
©Grafica web michele Di lucchio