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Sicurezza sul lavoro |
Approvato il Testo Unico Tutele a tutte le categorie, ruolo fondamentale della formazione come strumento prevenzione, rivisitazione della normativa sugli appalti.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge delega in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il provvedimento, presentato dai ministri del Lavoro e della Salute, Cesare Damiano, e Livia Turco “estende le tutele a tutti i lavoratori indipendentemente dal rapporto di lavoro, parasubordinato e autonomo compresi”. Si tratta di un testo che riepiloga, sintetizza e razionalizza la legislazione vigente, assicurando il pieno rispetto delle disposizioni comunitarie, l’equilibrio tra Stato e regioni e, soprattutto, l’uniformità della tutela sull’intero territorio nazionale. “E' stato il risultato di un'importante sinergia tra i ministeri del Lavoro e della Salute – precisa Damiano - che continuerà anche in futuro. E' un testo innovativo che permetterà al governo di continuare la sua opere nella lotta al lavoro nero, alla precarietà e alle aziende che trasgrediscono”. Tra le novità introdotte, oltre l’estensione del campo di applicazione nella normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, indipendentemente dalla qualificazione del rapporto di lavoro che lega i lavoratori all'imprenditore, ci sono anche elementi di innovazione quali l' indicazione di adottare come materia di formazione questi argomenti nelle scuole superiori e all'università. Sono, inoltre, previste misure di particolare tutela per determinate categorie di lavoratori e lavoratrici e per specifiche tipologie di lavoro o settori di attività. Particolare attenzione e tutela sarà, infatti, riservata ad alcune categorie di lavoratori, come i giovani, gli extracomunitari e i lavoratori avviati con contratti di somministrazione, in ragione della particolare incidenza del rischio infortunistico nei loro confronti o ad alcune lavorazioni, in relazione alla loro intrinseca e verificata pericolosità. Un criterio fondamentale sarà poi la previsione di misure di semplificazione degli adempimenti in materia di sicurezza, specie per le piccole e medie imprese, per consentire la ricerca di misure che favoriscano la garanzia della sicurezza in azienda, in modo che essa non venga più vista come un obbligo da adempiere ma come un obiettivo della gestione dell’impresa e parte integrante di essa. Tra queste, ci saranno misure di finanziamento per gli adeguamenti tecnologici e dell’organizzazione del lavoro, sul modello, reso maggiormente efficace e fruibile, dei finanziamenti erogati dall’Inail. Il testo prevede, inoltre, il miglioramento del collegamento delle reti informatiche di enti e istituzioni che consenta un’efficace organizzazione e circolazione di informazioni. Nel testo viene riformulato e razionalizzato l’apparato sanzionatorio, amministrativo e penale per la violazione delle norme vigenti tenendo conto della responsabilità e delle funzioni svolte da ciascun soggetto obbligato e della natura sostanziale o formale della violazione. Viene resa più efficace la vigilanza, per evitare che vi siano sovrapposizioni e duplicazioni tra i soggetti competenti e consentire a ciascuno di essi di operare al meglio. Il Testo valorizza il ruolo della bilateralità, anche quale necessario supporto ai datori di lavoro per l’adempimento degli obblighi di sicurezza e per il miglioramento delle tutele negli ambienti di lavoro. Un ruolo fondamentale è affidato dal nuovo disegno di legge alla formazione, concepita come essenziale strumento di prevenzione e tutela. Sarà previsto l'inserimento della materia della salute e della sicurezza nei programmi scolastici e universitari e nei percorsi di formazione, finalizzata alla sensibilizzazione e all’informazione dei giovani. Il Testo unico prevede anche una rivisitazione della normativa sugli appalti, con attenzione ai subappalti e al miglioramento delle regole che disciplinano il coordinamento degli interventi di prevenzione dei rischi. In particolare, saranno previsti aumenti in grado di valutare l’idoneità delle aziende che lavorino negli appalti utilizzando come parametro il rispetto delle norme di salute e sicurezza sul lavoro, considerato vincolante anche per l’accesso ad agevolazioni, finanziamenti e contributi a carico della finanza pubblica di cui usufruiranno, quindi, solo le aziende considerate ‘virtuose’, in una logica premiale. “La battaglia per un lavoro sicuro e dignitoso – sottolinea ancora Damiano – è un "impegno di lunga lena" che richiede buone leggi, buone prassi, attenta prevenzione e vigilanza, contrattazione, formazione e informazione dei lavoratori e degli imprenditori. Richiede anzitutto una grande mobilitazione civile e culturale cui debbono contribuire tutti, a partire dal movimento sindacale.
Roma 19 febbraio 2007 |
©Grafica web michele Di lucchio